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Pesanti avances alla segretaria: albenganese 64enne patteggia 20 mesi, lei risarcita con 10mila euro

Savona Tribunale

Ceriale. Un anno e otto mesi di reclusione. E’ questa la pena (sospesa) patteggiata questa mattina, in Tribunale a Savona, da un 64enne albenganese, G.F., che doveva rispondere dell’accusa di tentata violenza sessuale. L’uomo, assistito dall’avvocato Giorgio Cangiano, infatti era accusato di aver fatto, circa sei anni fa, a Ceriale, delle pesanti avances alla sua segreteria. La donna, che si era costituita parte civile (assistita dall’avvocato Nicola Scodnik), ha anche ottenuto 10 mila euro di risarcimento.

Il tentativo di molestia si sarebbe verificato mentre il 64enne, libero professionista, si trovava in ufficio con la sua dipendente, una 55enne. Secondo l’accusa il datore di lavoro aveva tentato di baciarla con la forza e, dopo un primo rifiuto della donna, avrebbe provato a baciarla ancora, oltre che a palpeggiarla. Era stata la stessa segretaria a trovare il coraggio di denunciare tutto ai carabinieri. Il 64enne è stato così rinviato a giudizio con l’accusa di tentata violenza sessuale.

Nel corso della scorsa udienza, sempre davanti al Collegio dei Giudici del Tribunale di Savona, erano stati ascoltati alcuni testimoni tra cui la vittima e sua figlia. La donna aveva rivissuto il momento in cui, in pieno pomeriggio, il datore di lavoro aveva tentato di baciarla: solo l’ingresso nell’ufficio di due clienti le aveva permesso di scappare prima che l’uomo potesse costringerla ad avere un rapporto sessuale. La figlia della 55enne aveva raccontato che, il giorno della tentata violenza, la madre arrivò a casa scossa ed, in lacrime, le spiegò quanto era accaduto. La ragazza aveva poi riferito ai giudici, così come li aveva appresi da lei, tutti i dettagli sui pesanti “approcci” che la mamma avrebbe subito.

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