Politica

Marson “l’indipendente” si presenta alla città: “Fuori dai giochi di partito e insieme ai cittadini”

Savona. Alla sua sinistra il coordinatore provinciale del Pdl, Santiago Vacca, alla sua destra uno dei pilastri savonesi del partito berlusconiano come Angelo Vaccarezza, eppure Paolo Marson non perde occasione per ribadire un concetto che deve stargli particolarmente a cuore: la sua è una candidatura indipendente. Appoggiata dal centrodestra, certo, ma non “succube” di giochi di partito.

Un leit motiv che accompagna tutta la conferenza stampa che ha sancito l’ufficializzazione della sua candidatura a sindaco di Savona in opposizione all’attuale primo cittadino, Federico Berruti, che tenta il bis. Non è il Pdl che lo appoggia, ma sono i cittadini a farlo; le amministrative non sono elezioni di partito, ma elezioni di persone; non si sente un candidato di partito, ma un candidato per la città. Frasi che Marson non si stanca di ripetere e di precisare.

“La mia è un’impostazione lontana dai partiti – dice – Ho chiesto indipendenza assoluta e mi è stata data. Non sento la mancanza di un controllo nè di una supervisione perché non ne ho bisogno. Più che il centrodestra credo sia i cittadini che possono vincere le elezioni e riapprorpriarsi di Savona: io spero di essere lo strumento per l’attuazione di questo cambiamento”.

“Ora si parte davvero e si arriva in cima – precisa Marson – Io punto sul fare le cose, sulla realizzazione di progetti, al contrario del sindaco uscente che non ha nulla nel suo carnet. Bisogna sottrarre Savona a questa combricola di partitocratici che, in questi anni, le ha impedito di crescere”.

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