Lettera al direttore

Guerra in Libia e articolo 11 della Costituzione Italiana

“Art.11 : ‘L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali’. Qualcuno lo riconosce? Beh, è l’art.11 della nostra Costituzione. Mi pare esprima un concetto chiaro, eppure in questi anni è stato più volte interpretato”.

“Abbiamo iniziato con il Kosovo, siamo passati all’Iraq, all’Afganistan ora alla Libia. Ma ci domandiamo perchè no in Ruanda? Gli orrori dei massacri tra Tutsi e Hutu erano risaputi, ma là no, non siamo intervenuti. E’ chiaro, Gheddafi è un dittatore, un criminale; ma di chi stiamo parlando, dello stesso Gheddafi che solo pochi mesi fa, si è intrattenuto a Roma, con le sue tende, i suoi cavalli e con i politici italiani che si inchianavano a baciargli la mano? Ora cerchiamo di fare un po’ d’ordine: come dice l’art.11 della Costituzione l’Italia ripudia la guerra. E’ vero, per il momento stiamo solo sorvolando i cieli di un paese straniero ‘con aerei militari’.. E anche all’interno del Governo ci sono posizioni discordanti. Ma allora, tutti i nostri militari che ancor oggi sono a rischiare la vita in Afganistan o i nostri militari uccisi a Falluja, Nassyria e via discorrendo cosa ci facevano in quei paesi? Stiamo per caso cercando di esportare la democrazia ? La democrazia , si sa, nasce dalla volontà di un popolo, da un processo storico che alle volte possiamo influenzare, ma intrometterci nelle vicende interne di un paese no”.

“Se siamo in ‘missione di pace’ e la parola missione di pace ci risulta una cacofonia, per ciò a cui si riferisce, perchè mandiamo militari armati invece di medici, insegnanti, libri, generi alimentari, medicine. E perchè non siamo andati in Ruanda forse perchè non c’è il petrolio, non ci sono giacimenti? Lasciamo che Sarkozy giochi le sue carte, noi siamo uno stato indipendente, possiamo anche evitare di andare a rimorchio di altri stati e invischiarci in una nuova guerra che come dice bene Gramellini su La Stampa di oggi, potrebbe diventare da operazione “Odissea all’alba” come è stata definita dagli americani, a operazione “ Alba di un’Odissea” della quale non se ne intravede la fine. E in ultimo un pensiero cattivo? Ma se Gheddafi cede il comando, chi saranno i prossimi nostri interlocutori?”.

Associazione “Terra di ponente”

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