Economia

Federalismo fiscale, Ifel-Anci: “Mancano i dati per determinare i fabbisogni standard”

Marta Vincenzi Genova

Regione. Si ripete come un mantra e sfugge alla comprensione di tanti amministratori: il concetto di “fabbisogni standard”, proprio del federalismo municipale, è stato al centro dell’incontro che si è svolto oggi a Palazzo Tursi a Genova a cura dell’Anci. Cerca di rendere chiarezza Salvatore Parlato, responsabile dell’ufficio studi dell’Ifel, la fondazione che svolge ricerche sulla finanza locale per conto dell’Anci: “I fabbisogni o costi standard sono quei valori normali per i quali si ritiene debba essere finanziato un determinato servizio erogato da un Comune”.

Il nocciolo della questione è il passaggio delle 235 amministrazioni comunali liguri aderenti all’Anci dalla spesa storica ai costi standard. “Quindi – prosegue il tecnico – è una valorizzazione, tendendo conto di tutti i fattori che incidono sulla spesa, che deve essere fatta in modo omogeneo su tutto il territorio, considerando ovviamente che i territori sono molto diversi fra loro. Dal momento che lo Stato prevede di finanziare integralmente una parte di spesa detta ‘fondamentale’ dei Comuni, nel finanziarla non si affida a criteri storici ma vuole capire cosa fa e come lo fa ogni singolo Comune e quindi delineare un piano uniforme di finanziamento”.

“Tutti i Comuni avranno gli stessi criteri, ma costi diversi in base alle loro caratteristiche – precisa Parlato – Il punto cruciale dell’operazione è la riflessione sulla mancanza di informazioni e dati per fare i calcoli. Non abbiamo i parametri per misurare i Comuni. Per questo abbiamo organizzato una serie di incontri con gli enti locali, come quello di questa mattina, con cui cerchiamo di dare delucidazioni a sindaci e amministratori locali e spiegare in che modo stiamo conducendo una rilevazione di dettaglio per trovare le informazioni che ci servono. Tutte le stime verranno usate a favore dell’attribuzione delle risorse”.

Il sindaco di Genova e presidente dell’Anci Liguria, Marta Vincenzi, afferma: “Il federalismo in Italia è ancora ben poca cosa, se non c’è una riorganizzazione delle competenze il federalismo non c’è. O definiamo come si fa ad arrivare al calcolo dei costi standard o tutto il grande ragionamento politico sul federalismo non si realizzerà. L’obiettivo deve essere quello di un federalismo solidale, con buone pratiche, non sprecando i denari”.

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