Cronaca

Dopo show pirotecnico i rifiuti pericolosi restarono a terra: assolto titolare ditta

Savona Tribunale

Bormida. Smaltimento irregolare di rifiuti pericolosi. Con questa accusa, Giuseppe Parente, il titolare di una ditta del torinese, la Pfa, che produce fuochi d’artificio, era stato rinviato a giudizio. Secondo il quadro accusatorio, la sera del 18 luglio 2009, dopo uno spettacolo pirotecnico a Bormida la ditta, che era incaricata di ripulire l’area interessata dallo show, non aveva provveduto a rimuovere correttamente tutti i rifiuti prodotti dall’esplosione dei fuochi, In particolare, secondo l’accusa, per terra erano rimasti dei rifiuti pericolosi della tipologia “160402”, ovvero “fuochi artificiali di scarto”.

Per questa ragione il titolare della Pfa, assistito dall’avvocato Pietro Castagneto, era finito a giudizio. In aula l’imputato ha però spiegato al giudice che i rifiuti rimasti a terra non erano affatto pericolosi: “Era solo qualche pezzetto di carta, ma non c’era più traccia di scarto dei fuochi artificiali. Dopo ogni spettacolo noi provvediamo a ripulire l’area sulla quale sono stati sparati i fuochi, ma al buio qualche pezzetto di carta ci può sfuggire”. Anche un perito ha confermato che gli “scarti” ritrovati sul terreno a Bomrida erano solo brandelli di carta, senza alcun residuo di esplosivo. Il pubblico ministero aveva chiesto una condanna a sei mesi di arresto e 3000 euro di ammenda, ma il giudice ha deciso invece di assolvere l’imputato perché il fatto non sussiste.

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