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Cooperative Gariano, rinviata l’udienza preliminare: più di 30 costituzioni di parte civile

Pietra Ligure - casa cooperativa

Savona Si sarebbe dovuto aprire questa mattina, in sede di udienza preliminare, in Tribunale a Savona, il procedimento a carico di Renato Gariano, 61 anni, l’ex presidente del Consorzio regionale cooperative ligure finito al centro di una maxi inchiesta della Procura della Repubblica nell’ambito dei lavori di costruzione di 50 alloggi in via Crispi a Pietra Ligure. Di fatto però l’udienza, nella quale oltre a Gariano sono imputate altre cinque persone, davanti al giudice Donatella Aschero non è praticamente nemmeno iniziata: circa una trentina delle 65 parti offese hanno infatti deciso di costituirsi parti civili e i legali degli imputati hanno così domandato ed ottenuto un rinvio per poter analizzare gli atti di costituzione. Il processo è stato così rinviato al prossimo 12 maggio.

Oltre a Gariano sono imputati nel procedimento anche sua moglie, Silvana Colombo, 60 anni, i tre ex presidenti delle cooperative edilizie (Domus Uno, Alfa Casa e Toirano Uno), Graziella Frasca, di 66, Emanuela Inchingolo, di 45, Claudio Baietto, di 59, e il direttore dei lavori del cantiere di via Crispi, Enrico Zunino, di 49. Gli imputati devono rispondere a vario titolo di truffa, concussione e falso (Frasca per Alfa Casa; Inchingolo per Domus Uno; Baietto per Toirano Uno).

A Gariano, Zunino, Frasca e Baietto il pm titolare dell’indagine Danilo Ceccarelli ha contestato anche la truffa aggravata in merito ai contributi pubblici concessi alle cooperative, oltre al falso per aver dichiarato uno stato di avanzamento lavori non corrispondente al vero.

Per Gariano, Frasca, Baietto e Inchingolo è stata contestata anche la concussione a seguito delle presunte minacce a danno dei soci in caso non avessero versato le somme richieste, senza contare l’impedimento sul controllo dei bilanci. Infine, sempre per Renato Gariano e la moglie, tra i reati al vaglio del procedimento, l’utilizzo di materiale edilizio delle coop a scopi privati. Oltre al proedimento penale, per questa vicenda, resta pendente anche il procedimento civile avviato da un gruppo di soci, che sperano di poter recuperare quanto perso e vedere finite le proprie case.

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