Cgil Liguria su “salva precari”: “Realizzare progetti per innalzare la qualità formativa”

Cgil

Liguria. “La Regione Liguria scopre che non esistono più i precari della scuola, e così risparmia tre milioni di euro.Peccato che non si dica che l’iniziativa “salva precari” della scuola chiesta e concordata con i sindacati sin dall’autunno 2009 abbia visto la sua applicazione solo a fine febbraio 2011 dopo ben 17 mesi di gestazione”. Lo scrive in una nota la Cgil Liguria in merito alla conclusione del progetto “Salva precari”.

“L’azione del governo in questi ultimi due anni scolastici ha fatto perdere il lavoro ad oltre un migliaio di lavoratori della scuola diminuendo fortemente la qualità dell’offerta formativa nella nostra regione. Il tentativo che si è cercato di portare avanti dai sindacati insieme a Regione Liguria e Direzione Scolastica Regionale è stato quello di dare una risposta a chi ha perso il lavoro e nel contempo ottenere un innalzamento della qualità della offerta formativa. Certo è che se per dare queste risposte “tempestive” sono necessari per gli adempimenti burocratici 17 mesi, non ci si può  meravigliare che le persone si siano rivolte ad altre occasioni – magari sempre precarie – di occupazione anche del settore privato” prosegue la Cgil Liguria.

“Riteniamo che sarebbe opportuno comunque realizzare progetti per attività destinate all’innalzamento della qualità formativa delle Istituzioni scolastiche usando le risorse previste e non utilizzate per il salva precari; inoltre si sottolinea come l´esiguità delle accettazioni dei lavoratori precari non debba far pensare alla Direzione Scolastica Regionale e alla Regione Liguria che questo strumento non sia più necessario per l’anno scolastico prossimo, questo anche in vista della terza tranche di tagli” conclude la Cgil Liguria.

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