Cronaca

Accoltellamento a Savona, l’albanese in aula nega tutto: rimesso in libertà, processo rinviato

Savona Tribunale

Savona. E’ stato processato per direttissima, questa mattina, in Tribunale a Savona, Bashim Rrustaj, il cittadino albanese di 32 anni, irregolare sul territorio nazionale, arrestato nella serata di ieri, intorno alle 22, dagli agenti della Volanti della polizia savonese perché ritenuto il responsabile dell’aggressione ad un cittadino cinese. L’episodio di violenza si è verificato davanti al bar “Zhuo”, in piazza del popolo, dove l’aggredito, che da anni è residente a Savona, lavora come cameriere. Secondo quanto ricostruito dagli agenti l’uomo stava fumando una sigaretta quando improvvisamente è stato afferrato, da dietro, dal suo aggressore che senza dire nulla l’ha colpito con una coltellata all’addome dal basso verso l’alto.

Il cinese però è riuscito a divincolarsi ed è stato colpito solo di striscio rimediando una ferita poco profonda della lunghezza di circa 25 centimetri (medicato al San Paolo è stato dimesso con 6 giorni di prognosi). L’albanese, che è accusato di lesioni, nel corso del processo ha negato ogni addebito: “Non sono stato io” ha spiegato in aula all’interprete che poi lo ha riferito al giudice. Ad “inchiodare” l’imputato ci sarebbero però i filmati delle telecamere di sorveglianza del locale (dalle quali sarebbe riconoscibile) e la descrizione fornita ai poliziotti dalla vittima. Il cinese inoltre, vedendolo casualmente in Questura, ha anche riconosciuto senza alcun dubbio l’albanese come il suo aggressore. Resta invece poco chiaro il possibile movente dell’episodio di violenza: il cinese avrebbe riferito di conoscere solo di vista il suo aggressore. Davanti allo stesso bar, a dicembre, si era verificata un’altra aggressione: tre albanesi avevano picchiato un marocchino con delle stecche da biliardo. Resta da capire se i due episodi possano essere in qualche modo collegati.

Nel corso della direttissima il pubblico ministero ha chiesto che il presunto accoltellatore venisse scarcerato con la misura del divieto di dimora a Savona. Un provvedimento che il giudice ha ritenuto inadeguata e che, non potendo per legge infliggere all’imputato una misura più “pesante di quella chiesta dal pm, ha modificato nell’obbligo di presentazione quotidiana, per tre volte (alle 7, alle 13 e alle 19), in Questura a Savona. Per Rrustaj, che ha dichiarato di fare il muratore, quindi è stato convalidato l’arresto ma si sono riaperte le porte del carcere. Dopo la convalida il suo legale, l’avvocato Luca Barbero, ha chiesto “i termini a difesa” che sono stati concessi. Il processo è stato così rinviato a giovedì (30 marzo) quando saranno sentiti i testimoni del pm, oltre agli agenti che hanno arrestato l’aggressore in aula, per raccontare la sua versione dei fatti, ci dovrebbe essere anche la vittima. Inoltre durante l’udienza sarà anche visionato il filmato registrato dalle telecamere del bar.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.