Tassa di soggiorno, proposta Berrino (Unionturismo): “Da dividere fra alberghi e Stato”

Adriano Berrino, pres.Nazionale Esteri Unionturismo

Alassio. Nel corso dell’esame da parte della Commissione Parlamentare preposta all’iter della finanziaria, è in corso di discussione una proposta formulata dall’alassino Adriano Berrino, Presidente Nazionale Esteri Unionturismo.

“La mia proposta punta a modificare il ruolo degli albergatori: essendo di Alassio, ed avendo innumerevoli amici nel settore, so quanto gli alberghi siano sensibili all’eterno ruolo di esattori che lo stato affida loro; essi dovrebbero, infatti, così come per gli adempimenti di Pubblica Sicurezza, accollarsi anche l’onere di riscuotere la tassa di soggiorno, naturalmente rispondendone in prima persona. Ciò che ho proposto a Federalberghi e Governo, tramite Unionturismo, è un radicale ed immediato beneficio per le strutture ricettive: se, per esempio, la tassa sarà quantificata in 2 Euro al giorno, uno di questi rimanga nelle casse dell’hotel che lo ha riscosso; sarà l’albergo a doverlo reinvestire in migliorie di vario genere, ad esempio piscine, climatizzazione, rinnovo degli arredi, aggiornamento degli impianti, corsi di formazione per il personale”.

“Naturalmente, per tutto ciò dovrà essere prodotta fattura, a dimostrazione dei lavori eseguiti – prosegue Berrino – I vantaggi sono molteplici: primo, l’albergatore finalmente vedrà messa a frutto direttamente nella sua azienda la ricchezza che genera; secondo, si avrebbe un’immediata e capillare miglioria del livello alberghiero nazionale, che oggi è manifestamente arretrato rispetto a località concorrenti; terzo, si metterebbe in moto tutto l’indotto che orbita intorno alle migliorie stesse, con ulteriori introiti per lo Stato sotto forma di IVA e reddito; quarto e forse più importante punto, per la prima volta Stato ed imprenditori dividerebbero equamente l’incasso di un’imposta: questa sì è una notizia. Come detto, ho potuto sottoporre questa idea ai vertici nazionali, e spero che dal suo esame venga un beneficio a tutti gli imprenditori del settore dell’accoglienza; mi auguro che almeno la mia città, che vive esclusivamente in funzione del turismo, possa recepire questa innovazione, fornendo così agli albergatori denaro ‘fresco’ per mettere in atto quegli adeguamenti funzionali ed estetici che oggi, con gli arrivi allo stremo, sarebbe davvero difficile per loro mettere in atto autonomamente”.

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