Politica

Elezioni, Ripamonti: “La coalizione prima di tutto. La Lega forte anche nei piccoli Comuni”

Paolo Ripamonti

Provincia. La coalizione viene prima di tutto. Che sia chiaro, però: in caso di titubanze, la Lega Nord ha i suoi jolly da giocare. Nei Comuni più rappresentativi, così come nelle realtà più piccole. Paolo Ripamonti, segretario provinciale del partito del Carroccio, disegna un quadro degli equilibri politici del centrodestra in alcune delle cittadine che si stanno preparando alle elezioni 2011. Ovunque, la parola d’ordine è dialogo alla pari con il Pdl, con il quale discutere del migliore candidato sindaco per l’imminente tornata elettorale. “L’importante è essere chiari e rapidi” è il messaggio dei fedelissimi di Bossi.

A Loano, ad esempio, dove gli otto (attuali) papabili successori di Angelo Vaccarezza, tutti di area Pdl, sono “persone rispettabilissime ma ancora un po’ troppo numerose per una sola poltrona” dice con un filo di sarcasmo Ripamonti, che rivolge un appello ai suoi fedeli alleati per accelerare i tempi. “Per questioni di numeri e rappresentatività la carica di primo cittadino spetta ad una personalità del Popolo della Libertà: mi auguro che l’assessore provinciale, Santiago Vacca, e il sindaco loanese, Angelo Vaccarezza, arrivino presto ad indicare un nome”.

Il “nome” giusto per Alassio, invece, potrebbe arrivare proprio dalle fila della Lega Nord. “Luca Villani è, a nostro avviso, uno dei migliori candidati – continua Ripamonti – Voglio però che sia chiara una cosa: non imporremo mai un nome a tutti i costi. Prima viene la coalizione. La Lega Nord può contare su personalità forti e che hanno dimostrato di saper ben lavorare, ma il dialogo e l’accordo col Pdl non sarà mai messo in dubbio. Il nuovo sindaco di Alassio dovrà portare rinnovamento: ma non perchè si sia operato male, piuttosto perchè sono comunque passati dieci anni e la città ha nuove esigenze. Villani è un ragazzo giovane e capace: potrebbe essere l’uomo giusto”.

Ma il segretario provinciale della Lega pensa anche alle realtà “minori”. “Il nostro è un partito territoriale – spiega – A Tovo San Giacomo, ad esempio, abbiamo un seguito cui vogliamo dare voce. La mia speranza è che si riesca a dare vita ad una lista che raccolga le varie anime del centrodestra. In caso contrario, abbiamo già in mente un nome di un possibile candidato ‘targato’ Lega Nord, ma è presto per parlarne”. Come a dire: benissimo l’accordo col Pdl, ma qui il partito del Carroccio ha i numeri per correre anche da solo.

E non sembrano inespugnabili nemmeno roccaforti del centrosinistra come Savona. “Davanti alle ammucchiate elettorali di centrosinistra che vediamo prospettarsi sia nella città della Torretta sia ad Alassio e che raccolgono personalità che, fino a ieri, appartenevano a schieramenti addirittura opposti (penso, ad esempio, ad Avogadro per Alassio ) non vedo antagonisti forti. Malgrado quello che ne dica il centrosinistra, a Savona c’è una grande confusione e la partita è aperta”.

In ultimo, un chiarimento sulla querelle, tutta spotornese, tra l’ex consigliere regionale Matteo Marcenaro e il segretario provinciale Pdl, Santiago Vacca, risentito per l’uscita pubblica della lista “Spotorno 2020”, la prima ad entrare formalmente nella competizione elettorale. “Nell’ultimo incontro col signor Marcenaro e che risale al 27 gennaio scorso, avevamo fatto un discorso molto semplice: creiamo una lista di centrodestra in cui riconoscerci, poi decideremo insieme se sarà espressione o meno dei partiti. Non vogliamo il simbolo a tutti i costi, anche se credo che il simbolo della Lega, così come quello dei nostri alleati, sia un valore aggiunto per uno schieramento che si presenta alle elezioni. Che Marcenaro abbia fatto tutto per i fatti suoi con dichiarazioni a mezzo stampa mi sembra quantomeno discutibile. Avrebbe potuto interpellare Vacca”, conclude il rappresentante della Lega Nord.

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