Economia

Cartiera di Varazze, nulla di fatto su cassa straordinaria: si attende incontro in Prefettura

Varazze. La coltre di nebbia è ancora fitta sulla Cartiera Verde di Varazze. Questa mattina l’incontro tra azienda e rappresentanza sindacale unitaria non ha prodotto alcuna novità. Un centinaio di famiglie, considerando, oltre ai 60 dipendenti, anche i 40 circa dell’indotto, dipendono dalle scelte procedurali del liquidatore fallimentare.

Il futuro dei lavoratori è subordinato al perfezionamento giuridico del trasferimento d’azienda. Per la ditta Romanello, che ha dato disdetta del contratto d’affitto, la procedura fallimentare curata dal dottor Claudio Rando deve farsi carico dei lavoratori. Oggi lo stesso liquidatore ha assicurato che nei prossimi giorni approfondirà la pratica.

Il fatto è che ai primi di marzo scade la cassa integrazione ordinaria per i dipendenti dello stabilimento. Se entro quella data la procedura fallimentare della Continental Paper non avrà preso in carico il personale, non potrà essere inoltrata la domanda di cassa integrazione straordinaria. In quel caso i lavoratori si ritroverebbero orfani di qualsiasi prospettiva risolutiva.

“Condividiamo la richiesta avanzata dall’azienda, che anche oggi è stata ribadita come legittima, che vuole i lavoratori vincolati al sito produttivo di Varazze – osserva Maurizio Loschi, della segreteria CUB di Savona – Siamo preoccupati sulla tempistica, perché siamo proprio agli sgoccioli della cassa integrazione ordinaria. Si deve giungere ad una decisione, altrimenti il prossimo mese i lavoratori potrebbero trovarsi senza azienda, senza cassa, senza ammortizzatori sociali, senza speranza”.

Le speranze sono concentrate sull’incontro fissato per il 9 di febbraio in Prefettura. “In quella data – commenta Loschi – Contiamo che ci vengano forniti elementi certi”.

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