Lettera al direttore

Cantieri Baglietto: il punto della RSU

Varazze Cantieri Baglietto

In data 02/02/2011, a La Spezia, si è tenuto un incontro tra le parti sociali, l’attuale amministrazione della Baglietto SnC e i futuri proprietari dei cantieri per fare il punto della situazione sullo stato del gruppo Baglietto.
Erano presenti all’incontro le RSU e i rappresentanti sindacali dei cantieri di Varazze, La Spezia e Pisa, il ragioniere Galantini e i commissari giudiziari per rappresentare l’attuale gestione della società, la famiglia Balducci a rappresentare la futura proprietà dei cantieri.

Innanzitutto ad oggi non è ancora pervenuto il decreto del ministero del lavoro per l’erogazione della cassa integrazione e non si conosce lo stato di avanzamento della pratica. Oltre a comportare un danno economico per i lavoratori, che al momento percepiscono un prestito mensile dall’azienda il cui importo è inferiore anche sensibilmente a quello della CIGS, la mancanza del decreto rende difficoltoso l’accesso a tutte le forme di sostegno quali i corsi di formazione e i lavori socialmente utili necessari a migliorare le condizioni dei lavoratori. Su questo aspetto si registra l’impegno dei due commissari del tribunale ad incontrare in tempi rapidi i funzionari del ministero del Lavoro preposti alla pratica per accelerare il più possibile la procedura.

Molto interessanti e apprezzate le dichiarazioni di Giuseppe Balducci sulle azioni intraprese per accelerare la ripresa del lavoro. In particolare si registra l’importante partecipazione ai saloni di Fort Lauderdale, in cui sarà presente anche un’imbarcazione Baglietto, e al salone di Abu Dhabi. La partecipazione ai saloni garantisce la visibilità necessaria ai cantieri per certificarne la ripresa delle attività dopo un periodo di oscuramento e tranquillizzare gli armatori sulla capacità del cantiere di rispettare i contratti. Inoltre questi eventi sono di vitale importanza per raggiungere nuovi e promettenti mercati in cui esportare i prodotti Baglietto e Cantieri di Pisa. Si registra anche la presentazione dei progetti per la ristrutturazione del cantiere di Varazze, per cui sono previsti investimenti di diversi milioni di euro, e l’impegno a presentare in tempi rapidi i progetti per il cantiere di La Spezia. La presentazione di tali progetti è necessaria all’ottenimento di nuove concessioni demaniali pluriennali che permettano il pieno sviluppo della realtà produttiva e il radicamento di tali attività sul territorio oltre a garantire, con strutture moderne ed efficienti, il raggiungimento di standard qualitativi elevati. Su questo aspetto si sottolinea la positiva risposta del comune di Varazze che sta svolgendo un importante lavoro per arrivare in tempi rapidi all’approvazione dei progetti e delle concessioni demaniali.

L’elemento più critico che suscita molta preoccupazione nei lavoratori riguarda la proprietà delle imbarcazioni in costruzione presso i diversi siti produttivi su cui si fondano le speranze di una rapida ripresa delle attività dei cantieri.

Il concordato di continuità si basa su due elementi: l’individuazione di un imprenditore che fornisca il capitale necessario, selezionato con successo nella EffeBi, e la prosecuzione delle attività dei cantieri sfruttando le commesse esistenti e cercando nuove opportunità.

Lo scafo in allestimento a Varazze e i due scafi pronti per l’allestimento a La Spezia rappresentano il carico di lavoro vitale e necessario, e nel caso di Varazze l’unico carico di lavoro, per garantire la continuità dell’attività e quindi il loro mancato passaggio alla EffeBi minerebbe la convenienza stessa e la ragione di essere del concordato.

La costruzione di uno scafo e il suo ingresso nel cantiere richiedono infatti un tempo compreso tra gli otto e i dodici mesi durante i quali il cantiere sarebbe praticamente fermo. Se invece gli scafi già presenti nei cantieri saranno da subito a disposizione della EffeBi, Balducci ha dichiarato che potrebbe ripartire in tempi
brevi con le attività portando avanti l’allestimento degli scafi in attesa di un armatore e iniziando quindi in tempi rapidi a riassorbire il personale il CIGS. Inoltre la disponibilità di questi scafi permetterà a Balducci di offrire al mercato yacht con tempi di consegna dimezzati rispetto al tempo necessario a costruire un imbarcazione ex novo. Ogni giudizio sull’utilità e l’efficacia, oltre che sulla validità della procedura concorsuale, è quindi legato al futuro degli scafi citati.

Siamo quindi a chiedere alla procedura concorsuale, nella persona del ragioniere Galantini, di portare avanti tutte le iniziative necessarie per garantire a Balducci la certa e immediata disponibilità degli scafi in costruzione. I lavoratori del cantiere di Varazze sono pronti a portare avanti qualsiasi iniziativa favorisca questo passaggio e ad intraprendere ogni azione per impedire categoricamente che la costruzione 10213, elemento vitale per la rinascita del sito produttivo, venga svenduta e portata presso altri cantieri per meri interessi economici a scapito di tutti i dipendenti e dell’indotto del sito varazzino.

Vista l’importanza dell’argomento chiediamo che comune, provincia e regione si adoperino per ottenere da Galantini una risposta certa e definitiva su quando le imbarcazioni in costruzione saranno nella piena disponibilità di Balducci e che vigilino attivamente per impedire manovre che causerebbero danno ai lavoratori di tutti i siti produttivi e alle centinaia di lavoratori dell’indotto che attendono la ripresa delle attività dei cantieri.

Non riteniamo sufficienti le generiche rassicurazioni di Galantini sulla buona volontà degli attori coinvolti per raggiungere ad un accordo condiviso ma pretendiamo garanzie certe e tempistiche definite. Riteniamo inoltre stupefacente che, a oltre un mese dall’approvazione del concordato, un aspetto così cruciale non sia ancora stato chiarito dalla procedura.

In attesa della risposta a questa domanda, le parti si sono date appuntamento ai primi di marzo per proseguire la discussione sui tempi e i mezzi per avviare la ripresa delle attività nei cantieri.

Pietro Scartezzini,
RSU Cantieri Navali di Varazze

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