Cronaca

Articolo contro premier Berlusconi, Valeria Rossi: “Era surreale, lo paragonavo ad un alieno”

polizia postale

Albenga. “Sono allibita: il mio era un pezzo di satira, inserito in chiave chiaramente ironica e in uno spazio che già di per sé lo identificava come tale”. Valeria Rossi si difende dopo il sequestro della sua testata online, oscurata dalla polizia postale su provvedimento della Procura della Repubblica di Bologna. L’articolo incriminato è apparso lo scorso 4 febbraio con il titolo “Voglio ammazzare Berlusconi”.

“Era un articolo surreale, iperbolico, umoristico, senza nessun intento di istigazione. Anzi, paragonavo Berlusconi ad un alieno, facevo il richiamo a pianeti e astronavi per rendere un contesto grottesco” commenta la blogger e giornalista del ponente savonese, che aggiunge: “Hanno sequestrato il computer di mio figlio, tecnico informatico, che non c’entra nulla con l’attività della testata. Non so come prendere questa vicenda, che mi lascia senza parole: come si può scambiare per ‘terroristico’ un articolo satirico? Nemmeno mi sogno di volere la morte di qualcuno, tutti mi conoscono per il mio pacifismo”.

Le ipotesi di reato formulate dalla Procura di Bologna sono diffamazione aggravata, minacce e istigazione a delinquere. Nel pezzo contestato il premier viene dipinto come un ipnotizzatore giunto da un altro pianeta. “Perché se quella del Duomo è stata rigenerazione spontanea, so’ cavoli amari: rischia di essere immortale o quasi” si legge nell’articolo, ora non più raggiungibile in rete. “Magari l’arsenico, sul suo pianeta, lo vendono ai bar come la Ceres” si legge ancora, oppure: “Non è un industriale, né un politico (vabbe’, quel dubbio lì non mi ha mai sfiorato), né un delinquente o un mafioso: è un alieno dotato di formidabili poteri ipnotici”.

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