Avevano messo a punto numerosi colpi nel giro di qualche mese, svaligiando alcune sedi delle Poste Italiane in Piemonte, Liguria e Lombardia. La banda è stata scoperta e sgominata dalla Polizia che, al termine di complesse indagini, ha arrestato 13 persone, fra le quali dieci nomadi e tre italiani. I malviventi utilizzavano una vera e propria mappa, disegnata utilizzando Internet, degli uffici postali da derubare redatta scegliendo sempre piccoli e piccolissimi comuni del Nord Italia.
Gli agenti hanno eseguito ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Gip di Verbania su richiesta della Procura della Repubblica che ha coordinato accertamenti, pedinamenti e controlli della Polizia. Proprio durante le indagini relative ai furti compiuti negli uffici postali di Vogogna e Druogno (Verbania), gli investigatori hanno scoperto una serie di elementi che hanno consentito di arrivare ai nomadi e alla loro base operativa, in provincia di Brescia. La donna a capo della banda sceglieva gli uffici di paesi piccoli e piccolissimi perché, a suo parere, era più facile svaligiarli.
Nella fase operativa, di notte alcuni dei componenti della banda, dopo aver forzato porte o finestre e disattivati i sistemi di allarme, con la fiamma ossidrica aprivano la cassaforte senza staccarla dal muro o la portavano via per aprirla successivamente. Secondo gli investigatori, il bottino è complessivamente di alcune centinaia di migliaia di euro.