Savona. “Apertura della pesca ieri in provincia di Savona nelle acque interne all’insegna delle acque molto fredde, con i pesci per fortuna poco affamati e mobili e quindi più difficilmente catturabili. Le Guardie Zoofile Volontarie della Protezione Animali, che assieme alla Polizia Provinciale ed ai guardapesca delle associazioni pescasportive attuano la vigilanza, hanno controllato decine di pescatori, soprattutto per verificare che, positiva novità della stagione, siano stati segnati sul cartellino personale i pesci uccisi”: lo ha annunciatro l’Enpa savonese che continua ad essere molto critica sulla gestione della pesca, che prevede massicci ripopolamenti di cosiddetto “materiale ittico”, che va ad inquinare gli ormai scarsi ceppi originari di fauna.
“Al danno biologico si aggiunge poi la beffa che molte di queste trotelle d’allevamento vengono predate, in alcuni torrenti della Valle Bormida, dai cormorani che vi si sono insediati proprio per tali immissioni; e con molti pescatori che da tempo ne chiedono l’abbattimento a fucilate, invece di rinunciare ai ripopolamenti. Mentre continua a prosperare, nel lago di Osiglia ed in altri laghetti artificiali appositamente creati, la pesca facilitata, che rappresenta per l’ENPA un diseducativo consumismo a danno di animali che dovrebbero invece essere osservati e lasciati vivere in pace”.