Andora. Una vasta area demaniale, sul litorale di Andora, è stata sottoposta a sequestro preventivo dalla polizia giudiziaria e dagli uomini delle Capitanerie di porto di Alassio e di Savona. Questa mattina la porzione di terreno, pari a 7200 metri quadri, è stata oggetto del provvedimento della Procura di Savona, che sta svolgendo indagini sul campeggio e sullo stabilimento balneare.
Gli inquirenti contestano il “palese degrado” in cui versa lo stabilimento e la “violazione di norme in materia di demanio”. In particolare, sono ben 14 le infrazione ravvisate dagli investigatori, a partire dalla guardia costiera alassina che ha sollevato il caso. Roulotte abbandonate e scarichi a cielo aperto sono stati trovati sul terreno, il cui perimetro è ora sotto i sigilli della Procura. Si tratta della zona campeggio e balneare intestata agli eredi dell’ex vicequestore Arrigo Molinari, ucciso a coltellate nel settembre del 2005, proprio in un alloggio della sua “cittadella turistica” ad Andora. Nel registro degli indagati risulta iscritto il figlio dell’ex vicequestore, oggi titolare della struttura.