Albenga, alloggio della zia disabile del consigliere: interviene l’assessore Ciangherotti

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Albenga. Eraldo Ciangherotti, assessore a Servizi Sociali del Comune di Albenga, interviene in merito al dibattito sulla richiesta di revoca della delibera consiliare approvata dalla Giunta Comunale sull’assegnazione dell’alloggio di via Savona alla zia disabile del consigliere Silvio Cangialosi.

“Robin Hood, nella trasmissione ‘Vieni via con me’, sarebbe stato negli elenchi faziosi di destra o di sinistra? È difficile dirlo con certezza. Già, perché l’eroe popolare inglese, se nella versione classica della leggenda, rubava ai ricchi per dare ai poveri, ad Albenga, invece, versione ultramoderna della favola, durante la passata amministrazione di Antonello Tabbò, è riuscito ad innescare una guerra tra poveri disabili, per avvantaggiarne il più ricco. La questione è venuta a galla soltanto lunedì sera scorso – afferma Ciangherotti -, con la delibera di Consiglio comunale, ritirata poi con atto di giunta poche ore dopo, quando è emersa l’approvazione di un bando, avvenuta nel 2007, per ‘l’alienazione di un immobile acquisito dal Comune con fondi pubblici e vendibile solo ad un soggetto portatore di handicap fisico o psichico, in possesso dei requisiti per accedere all’acquisizione di alloggio di edilizia convenzionata secondo le disposizioni regionali’ (art.7). Sulla vendita però, cosa davvero strana per l’allora amministrazione di centrosinistra, c’era solo un diritto di prelazione a tutela dell’occupante, che avrebbe potuto sostituirsi, a parità di condizioni, con il soggetto vincitore della gara a parità di offerta economica, anche quella magari fuori mercato”.

“Fu messo in vendita, infatti, dall’amministrazione Tabbò, un immobile destinato ai disabili, per portare più soldi alle casse del Comune, blindando un bando di acquisto con il meccanismo del deposito dell’offerta a buste chiuse. E chissenefregava dell’anziana disabile, residente da oltre 30 anni nell’alloggio insieme alla madre curatrice. Se anche il valore della perizia tecnica, firmata dal geometra responsabile del Patrimonio del Comune ed indicata nel bando, era inizialmente pari a 160.000 euro – dovevano aver detto all’epoca, a Palazzo Civico, Antonello Tabbò e soci – tuttavia qualunque offerta economica di acquisto superiore avrebbe comportato l’obbligo per il disabile residente di comprare l’alloggio, pena l’immediato sfratto dall’immobile”.

“E così l’anziana signora, gravemente disabile e accudita da sempre dalla mamma oggi ultraottantenne, da poche ore è al centro di una polemica politica, per il solo tentativo, da parte della minoranza ingauna, di riservare un attacco personale all’amministrazione in carica. Ecco la sintesi dello scandaloso ed inquietante scenario in cui l’opposizione di Albenga sta sguazzando in queste ultime ore, costringendo a vivere, con questa azione indegna, nell’ansia e nel timore di sfratto, chissà ancora per quanti anni, un intero nucleo famigliare, la mamma e la figlia disabile già anziane, a rischio di alta assistenza. Avrebbero addirittura messo in mezzo ad una strada, fuori da un alloggio protetto per l’esattezza, una persona disabile a cui, fino ad oggi, per problematiche psichiatriche, è stata garantita una tranquillità abitativa. Spiace constatare che la polemica politica si sia abbassata al punto da avanzare attacchi, senza considerare il grave disagio arrecato ad una famiglia di persone disabili, pur di appannare l’immagine dell’amministrazione comunale in carica”.

“Da parte di chi, oggi, governa la città non c’è stato nessun tentativo di trarre vantaggio da un bene pubblico acquistato a basso prezzo, ma solo attenzione esclusiva al mondo dei disabili e, segnatamente, alla condizione della famiglia di una persona con handicap grave, assistito da una madre anziana, che vanno tutelate e garantite. Mai mi sarei aspettato tanto dall’ex sindaco Tabbò e dai consiglieri Varalli e Vio. Qui, davvero, in questa pagina di storia di Albenga, c’è la morte politica della nostra opposizione che sarà ricordata per aver tentato di negare il diritto ad un invalido grave di poter disporre della proprietà e dell’usufrutto di un alloggio protetto. Sarà interessante verificare la trasparenza e la correttezza di tutte le altre alienazioni firmate dalla passata amministrazione Tabbò. Ancor più illuminante controllare se, con gli acquirenti dei beni precedentemente messi all’asta e poi venduti a trattativa privata, non ci siano stati mai legami di nessun tipo, riconducibili alla passata amministrazione di centrosinistra. Mentre l’attuale amministrazione Guarnieri lavora per cercare di tutelare la disponibilità di un alloggio per un disabile grave che vive con la mamma ultraottantenne, c’è da augurarsi che, in passato, si sia lavorato con lo stesso intento e non piuttosto che siano stati tutelati gli interessi privati di chi, in mezzo alla maggioranza, come un agente immobiliare avrebbe potuto intrecciare trattative di interesse personale, godendo di pacchetti regalo” conclude Ciangherotti.

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