Tassa sul turismo, Confesercenti: “Il federalismo parte col piede sbagliato”

Turismo e turisti

 “Il turismo è il settore più importante su cui puntare per lo sviluppo dell’intera economia e soprattutto, in questa difficile fase di congiuntura economica, avrebbe bisogno di incentivazioni e di politiche adeguate invece di un balzello che ne comprometterebbe la competitività, soprattutto in un periodo in cui calano le presenze e i fatturati delle imprese. La priorità deve essere quella di riconquistare quote di turismo internazionale”. Ad affermarlo è Claudio Albonetti, presidente di Assoturismo-Confesercenti.

 “Le imprese ricettive, in questi ultimi anni – rileva Albonetti – hanno subito un continuo aumento di costi mantenendo bassi i prezzi e incrementando offerte e promozioni. Se venisse introdotta un’ulteriore gabella sarebbe un danno per l’economia turistica già molto penalizzata dalla crisi dell’economia e dallo svantaggio di avere un’iva più alta rispetto ai nostri competitori europei e dalla scarsa promozione del turismo italiano”.

“Le risorse per lo sviluppo economico vanno trovate nell’enormità di una spesa pubblica improduttiva. Del resto la vecchia imposta di soggiorno fu soppressa nel 1989 perché inopportuna e, se venisse reintrodotta ora – conclude – il federalismo fiscale partirebbe col piede sbagliato, perché la sua finalità deve essere quella di rendere più equa la tassazione”.

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