Cronaca

Tangenti, Caruso e Benini: depositati memoriali in attesa del patteggiamento

Tribunale

Savona. In attesa dell’udienza preliminare, che è stata fissata per il prossimo 2 febbraio, davanti al gup Barbara Romano, qualcosa si “muove” intorno alla vicenda giudiziaria di Franco Caruso e Corrado Benini, i due ex ispettori dell’Asl2 che devono rispondere dell’accusa di concussione. Da un lato, salvo sorprese, per i due imputati si arriverà ad un patteggiamento (che è già stato concordato tra i legali e il pm Paolucci e depositato) e la questione della pena sarà chiusa.

C’è però ancora una questione irrisolta ed è quella legata al sequestro dei beni di Caruso e Benini. La Procura ha infatti “congelato” i conti correnti dei due e altri beni del loro patrimonio perché ritenuti di provenienza illecita. Gli ex ispettori della Asl però sostengono che quei beni non siano legati a tangenti e mazzette incassate da imprenditori locali. Per dimostrarlo nei giorni scorsi hanno depositato dei memoriali nei quali “giustificano” la provenienza di alcune ingenti somme di denaro.

Secondo il quadro accusatorio a carico dei due sarebbero stati accertati almeno 20 episodi (a Benini sarebbero contestati venti casi, a Caruso una quindicin) di tangenti in cambio di favori nelle attività ispettive di alcune aziende valbormidesi. Caruso e Benini, in servizio all’Ufficio prevenzione e sicurezza sugli ambienti di lavoro di Carcare, erano stati fermati con in tasca una mazzetta di 10 mila euro.

Secondo indiscrezioni l’accordo per il patteggiamento dovrebbe portare alla condanna a 3 anni e 6 mesi per Caruso e a 3 anni e 11 mesi per Benini. La conferma ufficiale arriverà però solo al termine dell’udienza preliminare.

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