Economia

Stop ai sacchetti di plastica, consumatori: “Grande confusione”

sacchetti plastica

Savona. “Una soluzione all’italiana, come al solito, quando esiste una normativa bisogna farla rispettare senza trovare sempre escamotage…”. A dirlo sono le associazioni dei consumatori che anche nel Savonese hanno espresso preoccupazione sul provvedimento che prevede di mettere in pensione i sacchetti di plastica a partire dal 1 gennaio di quest’anno, anche se con il decreto milleproroghe la scadenza slitterà con l’esaurimento delle scorte: 30 aprile per la grande distribuzione, 30 agosto per le strutture di vendita e per i piccoli negozi addirittura il prossimo 31 dicembre.

“L’introduzione di sacchetti biodegradabili è un fattore molto importante per l’ambiente, anche nella direzione di un più corretto smaltimento dei rifiuti, tuttavia con il decreto e i rinvii sanciti dal governo l’Italia impiegherà ancora più tempo per adeguarsi agli altri Paesi europei”. La fine della commercializzazione delle buste usa e getta è ben gradita ai consumatori, almeno secondo un sondaggio di Legambiente e tra le buste sostitutive il 73% adotterà la sportina riutilizzabile, solo il 16,2% lo shopper in bioplastica mentre solo il 10,4% il sacchetto di carta, considerato meno pratico.

E se l’addio al sacchetto inquinante è salutata come cambiamento positivo i consumatori lanciano l’allarme sui prezzi dei sacchetti sostitutivi, che variano a seconda delle dimensioni tra i 5 ed i 15 centesimi. “C’è ancora grande confusione, anche sul fronte delle stesse comunicazioni inoltrate dalle grandi catene o strutture di vendita, senza contare che in molti pensano di regalarli…” dicono ancora i consumatori, che con una battuta concludono: “Si ritornerà al veccchio e comodo borsone della spesa…”.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.