Savona, vertice di maggioranza sulla mobilità. Polinomia: “Piano adatto alla città”

piazza mameli 2

Savona. Il nuovo piano della mobilità di Savona, con la presentazione del progetto definitivo da parte della società consulente Polinomia, sarà al centro di un vertice di maggioranza convocato per questa sera, con l’obiettivo di delineare l’iter di approvazione una volta superata la fase delle ultime osservazioni. Un piano su cui dovranno convergere le forze di centro sinistra e che potrebbe anche riservare strascichi polemici.

Intanto la società milanese che ha redatto il piano, in collaborazione con l’arch. A.Ciocia, ha replicato in una nota alle affermazioni critiche espresse dal Comitato Casello Albamare e dal suo presidente, l’Ing. Paolo Forzano.

“Affrontiamo innanzitutto la questione del metodo, così tanto contestato: esistono effettivamente due livelli di lavoro per la redazione di un piano di questo tipo. Il primo livello è quello che viene definito “ingegneristico”, comprendente le indagini di traffico, la ricostruzione quantitativa dei fenomeni e la loro riproduzione con modelli di simulazione del traffico veicolare e dell’utenza del trasporto pubblico” precisa Polinomia per bocca del suo presidente Luigi Torriani.

“Si può leggere nel Piano che, mediante conteggi di traffico e interviste campionarie ai conducenti (oltre che agli utenti del trasporto pubblico), sono state rilevate sia le quantità di traffico sia le sue caratteristiche: origine/destinazione degli spostamenti, motivo e frequenza del viaggio, modalità di sosta. Questo metodo tradizionale di indagine ha riguardato anche i flussi veicolari transitanti in Aurelia e in via Genova provenienti da Levante (vedi Figura delle sezioni di rilievo al “cordone” al par. 3.3.1); tutti questi dati sono stati riversati nel modello di simulazione del traffico sotto forma di matrice origine-destinazione, che riproduce la configurazione della domanda di mobilità nelle diverse componenti motivazionali (pendolari ed occasionali) e geografiche”.

“Il modello ha subito quindi un procedimento classico di validazione, che ha permesso di giungere ad elevati indicatori di verosimiglianza statistica (vedi par. A.4 Riproduzione della configurazione attuale del traffico)”.

“Come scritto nel par. A.4 citato, i grafici relativi alle velocità delle tratte viarie riportano i valori delle velocità medie di percorrenza della tratta al netto dei perditempi/accodamenti all’incrocio finale della tratta, quale uscita standard del software di simulazione. In ambito urbano i perditempi agli incroci (siano essi rotatorie, incroci semaforizzati o a semplice precedenza) sono parte preponderante dei tempi di viaggio in auto e, anche se non riportati nel grafico standard, sono puntualmente calcolati nel modello di simulazione e computati nelle tabelle degli indicatori generali sul traffico urbano riportate nel Piano”.

“Sulla più generale questione della quantità di rilievi, posso far riferimento ai diversi Piani Urbani ella Mobilità già redatti da Polinomia (Genova, Modena, Reggio Emilia) e dall’arch. A. Ciocia (Padova, Imperia) per affermare che non vi è stato per Savona alcun sottodimensionamento delle indagini; indagini che peraltro si aggiungevano ad una serie di altri dati (dati ISTAT sul pendolarismo, dati del Piano Urbano dei Parcheggi, dati sui flussi ai caselli autostradali ..), sufficienti a comporre un quadro quantitativo molto esteso sullo stato del traffico e della mobilità a Savona”.

“Il secondo livello di lavoro di redazione del P.U.M.T. riguarda la concertazione del Piano, secondo un procedimento che prevede in primis l’ascolto delle categorie e dei cittadini sulle criticità del traffico e della mobilità in ambito urbano, per poi definire su questa base (oltre che sulle analisi quantitative citate) il sistema degli obiettivi e delle strategie del Piano e dedurne, come ultimo passaggio, le proposte di nuove realizzazione infrastrutturali (strade, parcheggi, piste ciclabili…) e delle politiche di “governo” del sistema (regole di circolazione e sosta, politiche tariffarie…)”.

“Peraltro nella riedizione degli elaborati P.U.M.T., passando dal documento preliminare a quello definitivo, si è posta ulteriore attenzione a precisare ed argomentare alcuni passaggi e scelte che potevano risultare troppo sintetici nell’esposizione. Sugli interventi infrastrutturali si tratta di effettuare delle scelte che riguardano la destinazione degli investimenti (specie in periodo di sofferenza delle finanze pubbliche): in quale quota destinare i soldi pubblici in infrastrutture autostradali o stradali, o in nuovi parcheggi, o in piste ciclabili oppure in infrastrutture di trasporto pubblico? Questo ritengo sia stato fatto per il P.U.M.T. di Savona, seguendo le indicazioni strategiche dell’Amministrazione comunale, che prevedono un progressivo riequilibrio della domanda a favore della mobilità ciclopedonale e con trasporto pubblico, per ottenerne dei benefici ben evidenti in termini di riduzione dei costi di trasporto, di miglioramento della qualità urbana e di risanamento ambientale” conclude il presidente di Polinomia Luigi Torriani.

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