Cronaca

Finale, il canile ha i giorni contati: “Dal Comune solo promesse elettorali”

Finale Ligure. “L’attuale canile comunale sito in via Perti è stato dichiarato, diversi anni fa, dal servizio veterinario della ASL2, non rispettante i requisiti minimi previsti dalla legge in materia di sicurezza ed igiene”: inizia così la nota diffusa dall’associazione “Elsa Nata Libera”, che gestisce il canile comunale di Finale Ligure.

“Il Comune di Finale Ligure conosce questa situazione da più di 10 anni e la nostra associazione ha più volte incontrato le amministrazioni che si sono succedute per trovare una soluzione a questo problema. Circa 5 anni fa è stata individuata un’area apparentemente idonea alla costruzione di una nuova struttura vicino al casello autostradale di Finale Ligure. Sono stati realizzati i progetti per la costruzione, approvati tutti gli atti necessari e richiesto un finanziamento alla Regione Liguria di circa euro 80.000 approvato ed erogato dall’ente in breve tempo. Dopo 5 anni la situazione sembra essersi paralizzata nel pantano burocratico e, ancor peggio, nella volontà di non dare inizio ai lavori da parte dell’attuale giunta che accampa scuse continue e sempre più creative”.

“In 20 anni abbiamo salvato ed affidato migliaia di animali, nel solo 2010 abbiamo seguito l’adozione di circa 300 cani e di 50 gatti; curiamo e sterilizziamo più di 30 colonie feline sul territorio, veniamo contattati per risolvere questioni delicate di maltrattamento e di abbandono, forniamo consigli utili attraverso il nostro sito internet e telefonicamente e soprattutto forniamo la nostra opera ed il nostro impegno gratuitamente a favore di tutta la comunità. La nostra associazione si finanzia in gran parte attraverso donazioni e offerte con un contributo comunale minimo rispetto alle spese che sosteniamo. Per sostenere le spese mediche ed il mantenimento di cani e gatti, che senza di noi sarebbero randagi, organizziamo manifestazioni musicali e culturali durante il periodo estivo”.

I volontari, che da oltre venti anni si occupano della gestione del canile hanno quindi deciso di lanciare una sottoscrizione per chiedere alcune precise risposte all’amministrazione Richeri: “Nonostante le umiliazioni, i momenti di imbarazzo e rabbia, abbiamo lottato silenziosamente per il bene dei nostri ‘amici a 4 zampe’ e della popolazione, ora è tempo che tutti abbiano chiara la situazione”.

Sono circa una ventina i punti tra Spotorno e Loano dove è possibile sottoscrivere le 4 domande oltre che sul sito internet del canile.

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