Chiusura della stagione venatoria, il Wwf: “Altro anno orribile”

Caccia, cacciatore

Regione. Il 31 gennaio chiude ufficialmente la stagione venatoria 2010-2011. E dal Wwf giudizio negativo: “Chiude un altro anno orribile”, afferma l’associazione in una nota. “Una condotta irresponsabile – sottolinea Raniero Maggini vice presidente Wwf Italia – quella tenuta dai Governi regionali in materia di caccia, spesso sostenuta da atti illegittimi a danno del patrimonio naturale nazionale ed internazionale, tante sono le specie migratrici che attraversano o sostano nel nostro Paese. Un’urgenza della quale la Conferenza Stato Regioni deve immediatamente farsi carico per ricondurre l’esercizio dell’ attività venatoria nell’alveo della legalità”.

Le Regioni, spiega l’organizzazione ecologista, non hanno applicato la nuova legge (art.42 Legge 96/2010 Legge comunitaria 2009) che ha modificato la legge quadro sull’attività venatoria (Legge 157/1992) e recepito finalmente i principi fondamentali della direttiva “Uccelli” (che risale al 1979) rispondendo anche a diverse e pesanti procedure di infrazione comunitaria aperte contro l’Italia, prevedendo per il nostro Paese nuovi e stringenti obblighi per la tutela della fauna e per la regolamentazione della caccia: l’obbligo, da parte dello Stato ed ancor più delle regioni (che approvano i calendari venatori), di vietare la caccia nei periodi di particolare delicatezza per gli uccelli selvatici ( riproduzione e migrazione) e l’obbligo di mantenerne o riportarne le popolazioni ad uno “stato di conservazione soddisfacente”.

Per questo il Wwf Italia (con Lav, Lipu, Legambiente, Enpa, Animalisti italiani, Lac) ha promosso numerosi ricorsi contro i calendari venatori regionali del 2010/11.

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