Savona: Cervone presenta la “sua” “Grande Guerra sul fronte occidentale”

Libreria IVG (generica)

Savona. Oggi alle 17,30 presso la Sala Rossa del Palazzo comunale di Savona presentazione pubblica del libro “La Grande Guerra sul Fronte Occidentale” del giornalista Pier Paolo Cervone con la presenza dell’autore che verrà introdotto dal Prof. Pier Franco Quaglieni, docente di Storia Contemporanea all’Università di Torino. Un viaggio tra i campi di battaglia e le località del fronte occidentale della Grande Guerra. Marna, Verdun, Somme, Chemin Des Dames, sono i luoghi degli scontri descritti nel libro di Cervone che racconta e analizza le battaglie più cruente e importanti combattute sul suolo francese nel corso della Prima Guerra Mondiale.

“Sono tutte battaglie dal diverso significato che in comune hanno però il fatto che intere generazioni si sono immolate in difesa degli ideali di libertà e di democrazia – dice Cervone -. E per non dimenticarli, per ringraziarli del loro sacrificio, i Paesi di appartenenza hanno costruito tra Francia e Belgio imponenti memoriali, musei e monumenti che, a volte, sono vere opere d’arte”.

A Ypres, piccola cittadina belga che gli abitanti fiamminghi chiamano Ieper, ogni sera, si svolge ancora oggi una toccante cerimonia: “Dal 1928 si ripete lo stesso rito che è stato sospeso soltanto durante l’occupazione nazista – testimonia Cervone -. Ogni sera, alle otto in punto, sotto le volte della Porta di Menin, il possente sacrario dei 55 mila senza tomba, va in scena l’omaggio sonoro ai caduti della Grande Guerra, e riecheggia il suono delle cornamuse scozzesi e di tre trombettieri che eseguono ‘The Last Post’, il motivo che chiudeva la giornata negli accampamenti degli inglesi”.

Anton Verschoot, nato a Ypres nel 1924, suona ogni sera la sua tromba davanti al memoriale. Tutte le sere è lì. Altri due trombettieri ruotano ma lui è sempre presente, salvo le assenze per qualche acciacco o perché in tournèe con la banda dei pompieri dove è entrato su richiesta del suocero. Le note echeggiano tra le pareti che grondano nomi britannici, irlandesi, americani, australiani, neozelandesi, sudafricani, tutti ragazzi spazzati via dal fuoco tedesco in una delle più crudeli battaglie della Prima Guerra mondiale dove per la prima volta i tedeschi usarono il letale gas chimico, chiamato appunto “iprite”.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.