Riviera dei Teatri: ad Alassio tornano i Kataklò

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Alassio. Tornano ad Alassio, dopo il successo dello scorso anno i Kataklò. Venerdì 17 dicembre, il gruppo capitanato dalla coreografa Giulia Staccioli sarà protagonista del terzo appuntamento della stagione teatrale, promossa dall’Assessorato al Turismo e alla Cultura del Comune di Alassio, nell’ambito del circuito La Riviera dei Teatri – Provincia di Savona.

Corpi che sfidano la gravità, coreografie oniriche, ritmi travolgenti e acrobazie mozzafiato compongono “Love Machine”, in programma alle ore 21.00, nel Palalassio L. Ravizza.

Spettacolo che sorprende per la perfetta armonia tra danza, sport e teatro, “Love Machine”, racconta di una scoperta, dell’incontro tra l’uomo e la macchina, ma anche di un’esplorazione oltre i confini del conosciuto.

Una terra misteriosa, un paesaggio che affascina, un panorama che sembra essere senza fine in una dimensione atemporale: questo è il perfetto scenario per le avventure di due sfrontati esploratori in cerca di nuove realtà.

La fioca luce delle torce permette di cogliere solo alcuni tratti del luogo in cui si sono inoltrati. Temerari e al contempo impacciati, i curiosi esploratori perlustrano lo spazio circostante desiderosi di svelarne ogni più intimo segreto.

Scoprono così che nell’oscurità si celano oggetti inconsueti: strutture con il piano superiore inclinato, involucri inerti, strani spuntoni, ostili e sinistri. Le azioni dei due pionieri regalano al pubblico momenti di vivace ilarità. Con divertente invadenza affrontano la pendenza delle strutture e si accorgono che in ognuna di esse vive un corpo in carne e ossa che cammina, pensa, lotta, ama. Un corpo-macchina che rappresenta il motore della materia, la sua anima. A poco a poco i viaggiatori si lasciano coinvolgere dalla giocosa vitalità e dalla contagiosa follia d amore di questo popolo che, attraverso la passione, la curiosità e l’intuizione, ha compiuto un percorso ricco e progressivo fino a creare una nuova dimensione in cui tutto è armonia.

Lo spettacolo nasce da un’idea di Giulia Staccioli, cui va anche il merito della regia e della coreografia, in collaborazione con Jessica Gandini.

Campionessa di ginnastica ritmica (Los Angeles 84 e Seoul 88), terminata l’attività agonistica, Giulia Staccioli si sposta a New York per studiare agli Alvin Ailey Studios, affermando le sue qualità di interprete nella compagnia americana Momix, dove sperimenta e cresce per tre anni sotto la guida di Moses Pendleton.

Attraverso questa esperienza inizia a delineare il progetto Kataklò, sviluppando fin dall’inizio un tratto coreografico assolutamente peculiare, basato sullo studio approfondito del gesto e del linguaggio corporeo in tutte le sue forme. Lo stile di Kataklò si basa sin dagli esordi sull’alta preparazione atletica, oltre che su una notevole tecnica di danza, di tutti gli interpreti.

La compagnia Kataklò è internazionalmente riconosciuta per l’alto valore artistico e per la sorprendente spettacolarità delle sue produzioni. Oggi ha in repertorio cinque produzioni originali rappresentate in tutto il mondo: Indiscipline (1996), Kataklopolis (1999), Up (2002), Livingston (2005), Play (2008).

In vista dei prossimi appuntamenti la danza lascerà poi il posto al cabaret, organizzato in collaborazione con il Festival Nazionale del Cabaret”. Il 29 dicembre, Claudio Lauretta in “One Man Show” vestirà i panni di politici, attori e cantanti, tanto da farli rivivere con personalissime caratterizzazioni, inventando e mettendo in atto la sua satira, ricca di battute ispirate alla loro filosofia di pensiero.

Si tornerà, poi, al linguaggio universale della danza con lo spettacolo “Non Solo Bolero: Carmen, Carmina Burana, Amores” (8 gennaio), un intreccio di storie dal forte sapore etnico, ispirate a grandi opere, come la Carmen di Prosper Mérimée , i Carmina Burana di Carl Orff, Amores di Ovidio ed il Bolero di Ravel, unite da un fil rouge di rarefatta intensità. Protagonisti delle coreografie, firmate dal noto coreografo italo-africano Mvula Sungani, saranno Kledi Kadiu, Emanuela Binchini e la Compagnia Mvula Sungani.

La comicità si riaffaccerà nella stagione alassina con il monologo storico-comico-gastronomico “La penultima cena” (15 gennaio) di e con Paolo Cevoli. L’artista romagnolo nei panni del cuoco romano Paulus Simplicius Marone,     saltando di palo in frasca e da un fornello all’altro parlerà di cucina, di religione, di amore, di politica, dando vita ad una performance teatrale che va ben oltre le apparizioni cabarettistiche televisive.

Massimo Dapporto e Benedicta Boccoli saranno gli interpreti della commedia “L’appartamento” (2 febbraio), la versione teatrale del film pluripremiato di Billy Wilder. Nello spettacolo, scritto a cinquant’anni esatti dall’uscita del film da Edoardo Erba in collaborazione con lo stesso Dapporto, si respira un clima newyorkese e un’atmosfera un po’ retrò che contribuisce alla sapiente lettura di un’epoca lontana.

La rassegna proseguirà poi con due appuntamenti di cabaret. Il 19 febbraio Debora Villa presenterà il suo nuovo spettacolo “Tutto quello che non avreste voluto sapere sulla donna…ma io ci tengo a dirvelo”, una straordinaria arringa in difesa dell’universo femminile, una sorta di manifesto femminista che ripercorre l’affermazione della donna da Adamo ed Eva ai giorni nostri.

Il 26 febbraio andrà in scena “Il meglio del Festival Nazionale del Cabaret”, in una serata che raccoglie alcuni dei protagonisti del concorso nazionale: Riki Bokor, William Catania, Evelyn Famà.

A chiudere il cartellone sarà, infine, la commedia brillante “L’Anatra all’arancia” (10 marzo), un testo “sempreverde” che da decenni continua a divertire le platee teatrali. Sulla scena a far rivivere gli eterni temi dell’amore, della gelosia, della fedeltà saranno Corrado Tedeschi e Debora Caprioglio.

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