Pontinvrea. Il sindaco di Pontinvrea Matteo Camiciottoli durante l’ultimo Consiglio comunale ha annunciato di aver raggiunto un’intesa con la Regione sul sito della Fossa di Lavagnin.
“Abbiamo chiesto congiuntamente alla Regione il rinvio per la discussione del merito nel ricorso da noi proposto per l’annullamento del decreto 2650 al Tar, per poter effettuare un ultimo monitoraggio di cinque mesi con la realizzazione di ulteriori piezometri per avere un quadro definitivo del quantitativo di bio gas nel sottosuolo causato dall’abbancamento di rifiuti provenienti da tutta Italia” ha spiegato il sindaco.
Una volta terminata questa fase di monitoraggio, svolta dall’Arpal, si aprirà un tavolo di confronto tra amministrazione regionale e comunale per decidere il da farsi. Tra le ipotesi verrà messa sul tavolo la possibilità che i materiali vengano tolti dal sito.
“Stiamo a vedere cosa succede, sono sicuro che l’assessore Guccinelli non verrà meno all’impegno preso. Lavagnin è stata ed è tutt’ora una spada di Damocle sulla testa di un’intera vallata, mi tranquillizza il fatto che l’assessore Guccinelli abbia preso l’impegno con il sottoscritto per un tavolo di confronto dove per noi la priorità sarà quella di far tornare quei rifiuti a casa loro” afferma il sindaco.
“La campagna Arpal è per me un atto superfluo ma necessario e mi fa piacere che anche gli uffici regionali abbiano aperto gli occhi su questo caso. Grazie alla mia ordinanza abbiamo realizzato i piezometri e dimostrato che il bio gas c’era e in quantità abnorme, ora tocca alla Regione dimostrare che tiene al suo territorio” ha concluso Camiciottoli.