Cronaca

Maxi-truffa Rimini Yacht: le Fiamme Gialle sequestrano un panfilo nel porto di Savona

Savona. Proseguono a ritmo incalzante, anche in mare, i controlli di polizia economico-finanziaria e doganale da parte della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Savona, dipendente dal Reparto Operativo Aeronavale di Genova (R.O.AN.- Genova).

Questa volta a cadere nella rete delle Fiamme Gialle è stato un mega yacht di circa venti metri, del valore di un milione e mezzo di euro che stava lasciando definitivamente il porto di Savona alla volta del Brasile. Lo yacht era segnalato perché rientrante nella maxi-truffa, effettuata dalla Rimini Yacht S.p.A., congegnata da un broker riminese, che ha interessato quasi duecento imbarcazioni di prestigio in territorio nazionale ed estero, le cui indagini sono coordinate dal sostituto procuratore Davide Ercolani della Procura della Repubblica di Rimini.

Gli uomini della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza, che già da tempo tenevano sotto controllo le imbarcazioni destinate all’esportazione, hanno individuato, tra altre sette, il lussuoso yacht, costruito dai cantieri Azimut, il quale dopo aver subito la modificazione di parte del codice identificativo ed essere stato venduto ad un brasiliano, stava per essere imbarcato sulla motonave di bandiera italiana “Souther Moana” alla volta del sud America. L’operazione, però, non è sfuggita ai finanzieri, che constatando che si trattava proprio di uno yacht ricompreso tra quelli segnalati, hanno tenuto sotto controllo le operazioni d’imbarco, in attesa dell’arrivo del panfilo, pronti ad intervenire. L’imbarcazione, che è la quarta sequestrata dalle Sezioni Navali, dipendenti dalla Stazione Navale e dal R.O.AN. di Genova, è un cabinato di circa venti metri, venduto nel maggio del 2009 (probabilmente con documenti falsi) ad una società di leasing di San Marino ed iscritta presso i Registri di quello Stato. Il proprietario non è mai entrato in possesso del mezzo, poiché come noto, nell’estate scorsa, il broker riminese, titolare per l’appunto della Rimini Yacht S.p.A., è scomparso e con lui più di cento milioni di euro, proventi della ingente truffa. Il sostituto procuratore Davide Ercolani, alla luce del ritrovamento dello yacht, ha emesso, immediatamente, un decreto di sequestro probatorio delegando, per l’esecuzione, le Fiamme Gialle Savonesi. L’imbarcazione è stata quindi sequestrata, prima di lasciare definitivamente le acque italiane nelle quali, sicuramente, non avrebbe fatto più rientro.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.