Cronaca

In manette banda palermitana: rapinava banche tra Genova e Savona

Polizia

Genova. Sgominata banda di rapinatori palermitana, composta da uomini di età compresa tra i 24 e i 47 anni. Per loro le manette sono scattate venerdì scorso a Lucca, anche se l’arresto è stato convalidato ieri mattina.

“Ancora una volta ci siamo trovati davanti a un gruppo decisamente bene organizzato, composto da personaggi di assoluto spessore crimnale, con un passato specifico legato a rapine di istituti di credito e uffici postali – spiega Gaetano Bonaccorso, dirigente squadra mobile di Genova – Fortunatamente siamo riusciti a bloccarli, cogliendoli in flagrante mentre stavano per mettere appunto il loro nuovo colpo”.

I quattro rapinatori sono stati condannati per oltre 42 anni di reclusione per avere messo a segno, tra il 2006 e il 2008, quattro rapine in banca tra Genova e la provincia di Savona con un bottino complessivo di oltre 400 mila euro. In particolare, è stato condannato a 14 anni Salvatore Abbate; a 10 anni e tre mesi Antonino di Mauro; 10 anni e tre mesi per Giovanni Castello e otto anni e sette mesi per Massimo Tibaudo.

Le accuse sono di rapina a mano armata e sequestro di persona in concorso. Sono stati invece assolti dall’accusa di associazione a delinquere. I quattro, secondo quanto ricostruito dalla polizia coordinata dal pm Alberto Lari, armati di un coltello, entravano in banca, tenevano sotto sequestro impiegati e clienti in attesa dell’apertura della cassaforte a tempo. Preso il denaro, recuperavano le videocassette delle telecamere a circuito chiuso e rinchiudevano le vittime in stanze della banca. La banda aveva messo a segno quattro rapine di cui tre a Genova: nell’ultima il bottino era stato di oltre 140 mila euro. Ad incastrarli erano state però le telecamere della prima rapina, nel novembre del 2006. Un contrattempo aveva impedito ai quattro di prendere la videocassetta che li ritraeva in azione. Sulla base di quelle immagini gli investigatori hanno identificato i “trasferisti”, tutti pregiudicati per reati specifici.

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