Botti, attenzione agli animali: in cinque mila muoiono ogni anno

petardi

Ogni anno almeno 5 mila animali muoiono nella notte di San Silvestro per colpa dei ‘botti’. Tra questi circa 1500 sono cani e gatti, i restanti sono piccoli mammiferi o uccelli. “Un vero e proprio massacro al quale, ancora una volta, siamo costretti ad assistere impotenti, nonostante tutti gli appelli che da anni le associazioni animaliste lanciano e le persone di buon senso sottoscrivono, e nonostante le migliaia di firme raccolte”, sottolineano all’Aidaa (Associazione italiana difesa animali e ambiente) che anche quest’anno rilancia l’allarme e. il suo presidente Lorenzo Croce, auspica che le autorità limitino, o addirittura vietino l’uso dei ‘botti’. Un’ordinanza che vieti l’utilizzo di petardi, botti e artifici pirotecnici di ogni genere viene anche richiesta della Lega Antivivisezione ai sindaci di tutta Italia: questo, viene spiegato, perché i festeggiamenti di fine anno “non si traducano in una tragedia per gli animali, oltre che per, ovviamente, salvaguardare l’incolumità delle persone”.

“L’emanazione di un’ordinanza – quella proposta è scaricabile dal sito della Lav – è un atto di responsabilità sia per tutelare l’incolumità pubblica, sia per evitare le conseguenze negative a carico degli animali domestici e della fauna selvatica. Il fragore dei botti, infatti, oltre a scatenare negli animali una naturale reazione di spavento, li porta frequentemente a perdere l’orientamento, esponendoli, così, al rischio di smarrimento e/o investimento. Gli animali, inoltre, hanno l’udito molto più sviluppato di quello umano e i forti rumori li gettano nel panico, inducendoli a reazioni istintive e incontrollate, come gettarsi nel vuoto, divincolarsi per strappare la catena, scavalcare recinzioni e fuggire in strada”.

Per gli animali selvatici la mezzanotte del 31 dicembre “é un momento d’inferno – aggiunge Massimo Vitturi responsabile Lav settore caccia e fauna selvatica – le improvvise detonazioni, infatti, determinano negli uccelli che riposano sui posatoi notturni, spesso in colonie molto numerose, istintive reazioni di fuga che, unite alla mancanza di visibilità, causano la morte di molti di essi, soprattutto per eventi traumatici, derivanti dallo scontro in volo con strutture urbane (case, lampioni, automobili, ecc.)”. “Voltiamo veramente pagina per questo Capodanno, brindiamo al nuovo anno solamente con il botto dello spumante” è l’esortazione accorata di Piergiorgio Benvenuti, responsabile dei Rapporti istituzionali e coordinatore per il Lazio del Movimento Ecologista Europeo Fare Ambiente, il quale anche lui invita tutti i sindaci ad emanare un’ordinanza che vieti l’utilizzo di petardi, ‘botti’ e artifici pirotecnici in quanto “pericolosi ed inquinanti”.

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