“Albengavoltapagina”: domani l’incontro con Folco Terzani

Folco Terzani

Albenga. L’amministrazione comunale di Albenga e l’Associazione Culturale Librarsi uniscono le forze per presentare al pubblico una straordinaria stagione letteraria con autori di livello nazionale in uscita nelle librerie italiane con le loro novità editoriali. A tal proposito, domani, sabato 18 dicembre alle ore 17, presso l’Auditorium San Carlo di via Roma ad Albenga, prenderà il via l’iniziativa “Albengavoltapagina”, serie di incontri con gli autori organizzata dal Comune di Albenga, in collaborazione con l’Associazione Culturale Librarsi e la Libreria San Michele di Albenga.

La rassegna, il cui obiettivo è di valorizzare e confermare la città di Albenga anche come luogo capace di proporre eventi culturali di grande interesse e richiamo, è denominata “Albengavoltapagina” proprio per rappresentare la pagina sfogliata dal lettore appassionato, ma anche la volontà di Albenga di aprirsi ai grandi autori italiani.

Ospite d’eccezione del primo appuntamento sarà Folco Terzani, autore del recentissimo libro edito da Longanesi “Tiziano Terzani. Un mondo che non esiste più”. L’incontro, che sarà condotto da Franco Gallea, vuole essere un omaggio, attraverso il contributo diretto del figlio, a chi oggi è considerato uno dei massimi scrittori italiani di viaggi del XX Secolo, appassionato cronista del proprio tempo, entusiasta ricercatore della verità degli avvenimenti, dei suoi protagonisti e dei suoi compagni di avventura, sia fisica che spirituale. Una mente tra le più lucide, progressiste e non violente di inizio XXI Secolo.

Una voce davvero fuori dal coro. È quella di Folco Terzani, figlio del noto giornalista e scrittore Tiziano Terzani, che è stato per anni corrispondente in Estremo Oriente per il settimanale tedesco “Der Spiegel” e poi per i maggiori quotidiani italiani, ma soprattutto autore di diversi libri di grande successo consacrati ai temi del rapporto nord-sud, oriente- occidente, affrontati con uno sguardo sempre originale e penetrante. L’ultimo di questi volumi, La fine è il mio inizio (Longanesi, 2006) rappresenta una sorta di passaggio del testimone fra padre e figlio, assecondando il desiderio di Tiziano di raccontare a Folco, poco prima di morire, il senso più profondo del proprio straordinario percorso biografico e intellettuale.

In quei pochi mesi della primavera del 2004, Folco Terzani si è trovato così a rivedere in gran parte anche la propria vita, trascorsa a seguire, sin da piccolissimo, nei suoi viaggi e nei suoi spostamenti, l’itinerario paterno. Nato a New York per puro caso, Folco Terzani è cresciuto fra Singapore, Hong Kong, Pechino, Tokio, Bangkok e Nuova Delhi. In Cina ha fatto addirittura le scuole pubbliche, imparando la lingua e vivendo in prima persona le tante contraddizioni del regime comunista. In India, a Calcutta, ha trascorso quasi un anno con Madre Teresa, quale volontario nella casa dei morenti. Di questa esperienza rimane un bel documentario realizzato per la Televisione Svizzera Italiana a pochi mesi dalla scomparsa di Madre Teresa, nel 1997. Oggi Folco Terzani vive principalmente nell’”eremo” di Orsigna, sull’Appennino toscano dove si era ritirato anche il padre Tiziano, oppure sulle pendici dell’Himalaya dove da tempo sta realizzando un documentario sui Sadu, asceti indiani devoti a Shiva.

Come il padre, insomma, il suo è un percorso che dopo averlo portato in giro per le capitali del mondo, lo indirizza oggi verso il silenzio e la meditazione, la ricerca interiore. Sulle tracce del padre e alla ricerca di se stesso, insomma, potrebbe essere l’ideale titolo dell’incontro con Folco Terzani.

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