Lettera al direttore

Savona, un cittadino: “Qual è il contrario del partito dei no?”

E’ tornata in questi giorni – puntuale come l’influenza – l’ennesima citazione del “partito del no”, con cui si allude a un non ben identificato e diffuso gruppo di persone savonesi che direbbe sempre “no” a qualsiasi proposta finendo per affossare l’economia del nostro territorio.

Voto 7 per il tentativo stile Santanchè, 4 per il risultato stile Minzolini, 1 per l’opportunità della citazione stile Bondi. Mi rendo conto che sia molto più facile accusare il “partito del no” che costringere, ad esempio, Tirreno Power al mantenimento degli impegni presi e disattesi da anni. Sarà più facile, ma così non si fa bella figura, né gli interessi di cittadini e lavoratori. 

Da quando è stato coniato alcuni anni fa la forma verbale “partito del no” è stata usata per difendere le peggiori schifezze che ammorbano (o vorrebbero ammorbare) Savona tra cui il nuovo silo del porto, il Crescent, la torre della Margonara e così via.

Come cittadino e sociologo, spero sempre che qualcuno citi il “partito del no” in modo utile e calzante, ovvero quando ci si rifiuta di fare qualcosa di serio per il Priamar o quando si lascia crollare il vecchio San Paolo o ancora quando ci si rifiuta di attivare un vero marketing territoriale. Ma non succede mai: in questi casi tutti tacciono.
 
Invece, appena c’è da far approvare un nuovo gruppo a carbone che danneggerà la salute dei savonesi o una bella piattaforma che stroncherà oggettivamente l’economia turistica di mezza provincia facendo perdere centinaia di posti di lavoro e intasando ulteriormente l’autostrada ecco che saltano sempre fuori uno o più  “memmeroni” che – suggeriti o meno – tuonano contro il “partito del no che vuole tagliare le gambe al progresso economico della nostra provincia”. (Chi non sapesse cosa è un memmerone chieda a chi parla ancora dialetto savonese.)

Allora viene spontaneo chiedersi se davvero il “partito del no” così inteso remi contro la città o non faccia piuttosto gli interessi dei savonesi in merito a salute e lavoro. E altrettanto spontaneamente viene da chiedersi come si debba chiamare il contrario di questo “partito del no”. Io propongo tre versioni che sono anche cumulabili e trasversali: “partito degli affari”, “partito degli yes men”, “partito dei memmeroni”.

Vorrei inoltre ricordare che non sempre i cittadini hanno torto quando si oppongono in massa – come sta succedendo – a queste porcherie. Anche se sono quegli stessi cittadini che hanno eletto rappresentanti che non ne tutelano salute e lavoro a meno che non sia estremamente facile e conveniente farlo. 

Roberto Bazzano

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.