Cronaca

Tomaso, il pm si presenta in ritardo e l’udienza è rimandata. Il padre: “Una vergogna”

Tomaso Bruno

Albenga. “E’ una vergogna”: non riesce più a trattenere la rabbia Luigi Euro Bruno che da sette mesi aspetta di vedere il proprio figlio uscire dal carcere di Varanasi, dove è rinchiuso con la pesante accusa di omicidio. Anche oggi l’udienza è stata rimandata, e questo perchè il pm si è presentato in aula in ritardo, a mezz’ora dalla chiusura del tribunale, il che ha costretto il giudice a rinviare l’udienza al 15 settembre.

“Ieri il pm era ad un funerale, e va bene, ma oggi si è permesso di arrivare in ritardo di ore così da far slittare il dibattimento. Tanto in carcere c’è mio figlio, mica il suo!”. Un’esasperazione, quella dei genitori di Tomaso, che cresce di mese in mese, tra rinvii e intoppi burocratici. “Scriverò all’ambasciata per protestare contro la lentezza e l’inefficienza della giustizia indiana – continua Bruno -. Troppe volte mio figlio ed Elisabetta si sono recati speranzosi davanti alla Corte per poi tornare in cella senza alcun risultato e senza che si sia tenuta la discussione in aula. Non ne possiamo più. Senza contare che tutti questi rinvii a noi costano fior di quattrini con gli avvocati. Io i soldi non li ho mica rubati nè li ho trovati per strada! Me li sono guadagnati come tutti. Mi sembra una presa in giro ormai intollerabile. Non è possibile gestire la giustizia in questo modo scalndaloso. E intanto Tommaso ed Elisabetta si preparano ad altri giorni, e mesi, di attesa”.

I difensori dei due ragazzi accusati della morte del loro compagno di viaggio, Francesco Montis, hanno comunque ottenuto che l’udienza del 15 settembre venga anticipata alle 11 del mattino (ora indiana) e non più alle 14 in modo da avere tutto il tempo necessario per discutere la causa.

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