Tirreno Power, Comitati savonesi: “De Benedetti non risponde alle domande della comunità savonese”

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Vado Ligure. Non rispondere alla dieci domande sul progetto di ampliamento della centrale a carbone di Vado Ligure, è l’accusa che la comunità savonese che si batte contro l’ampliamento della centrale di Vado muove nei confronti di Carlo De Benedetti, considerato il “socio forte della Tirreno Power attraverso Sorgenia, in una lettera firmata da personaggi autorevoli”.

“Rispetto alle 10 domande a Lei rivolte, avete risposto soltanto ad alcuni punti, e in modo parziale o non veritiero, limitandovi a ripetere le solite dichiarazioni allarmistiche “o si ampia o si chiude”, senza considerare minimamente anche stavolta la diffusissima contrarietà al progetto della comunità savonese, che non vuole contribuire con nuovi devastanti gruppi a carbone ai floridi interessi economici della Tirreno Power (un’azienda che negli ultimi anni ha ottenuto anche 100 milioni di euro di utili netti all’anno)”.

“Anche i sindacati romani dell’energia sono venuti oggi dalla capitale per fare delle valutazioni energetiche di carattere nazionale, ignorando volutamente il fatto che la comunità savonese ha già pagato prezzi altissimi in termini di inquinamento e di mortalità, e che non vuole quindi avere nuovi impianti con effetti devastanti sul territorio e sulla popolazione”.

Le dieci domande sono state raccolte in un documento frutto del lavoro di sintesi di molti esperti, amministratori, medici, giornalisti, associazioni e comitati. Tra questi figurano Margherita Hack, Beppe Grillo, Maurizio Maggiani, Luigi De Magistris, Oliviero Beha, Ferdinando Imposimato e ancora Sergio Staino, Angelo Bonelli, Massimo Carlotto, Lella Costa, Marco Pannella, Don Andrea Gallo, Lidia Ravera, Paolo Ferrero, Vittorio Agnoletto, Ennio Remondino, Bruno Gambarotta, Patrizia Gentilini, Giovanni Impastato e Mimmo Lombezzi.

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