Politica

Spazi cimiteriali ai musulmani, Guarnieri: “Troppi problemi ‘tecnici’, la risposta è ‘no’”

Rosy Guarnieri - sindaco Albenga

Albenga. Con una lettera inviata nei giorni scorsi, il Sindaco di Albenga Rosy Guarnieri ha risposto alla Comunità dei Musulmani della Liguria – Centro Islamico di Savona in merito alla richiesta di concessione di uno spazio cimiteriale.

Così recita il testo della missiva: “Questa Amministrazione nel riconoscere grande importanza al rispetto delle tradizioni religiose, sempreché esse siano compatibili con le leggi dello Stato, ritiene indispensabile che venga garantita a tutti i cittadini e a tutti i credenti di fedi differenti parità di trattamento e piena libertà di culto. Tra le tradizioni religiose, indubbiamente grande rilievo è riservato alla devozione per i defunti, in ragione del legame indissolubile che unisce anche oltre il decesso gli individui dello stesso nucleo familiare, consentendo ai vivi di alimentare la memoria, il rispetto e la funzione di esempio dei defunti. Tali valori saranno tenuti ben presenti anche in occasione della redazione del piano regolatore cimiteriale che il Comune di Albenga si appresta ora a predisporre”.

“Al riguardo giova tuttavia ricordare che l’art. 100 del D.P.R. 10.09.1990 n. 285 prevede la semplice facoltà e non l’obbligo per i Comuni di istituire reparti speciali da riservare alla sepoltura di persone professanti un culto diverso da quello cattolico o a comunità straniere. Medesima facoltà è confermata anche dall’art. 27 del vigente Regolamento comunale di polizia mortuaria, di tenore pressoché analogo al contenuto dell’ora citato art. 100 del D.P.R. 285/1990. In proposito va inoltre rammentato il dettato dell’art. 69 del predetto D.P.R. 285/1990, il quale così dispone: ‘I campi di inumazione sono divisi in riquadri e l’utilizzazione delle fosse deve farsi cominciando da una estremità di ciascun riquadro e successivamente fila per fila procedendo senza soluzione di continuità’. È di tutta evidenza che nella predisposizione del piano regolatore cimiteriale non potrà tenersi conto delle condizioni di fatto riguardanti i cimiteri cittadini, nonché delle rigidità normative imposte dalle disposizioni sopra richiamate”.

“Ebbene, in relazione a ciò, deve considerarsi: che lo spazio disponibile all’interno e nei pressi dei cimiteri comunali è assai esiguo; che l’eventuale individuazione di ulteriori aree da destinare all’inumazione imporrebbe l’ampliamento della necropoli cittadina, incidendo notevolmente sulle adiacenti proprietà dei privati; che l’arco di tempo necessario per la mineralizzazione delle salme inumate è, a causa delle caratteristiche del terreno, molto ampio, così da ridurre significativamente la possibilità di rotazione delle sepolture; che in ogni arco le sepolture nei campi di inumazione devono essere effettuate nel rispetto delle prescrizioni di cui al citato art. 69 del D.P.R. 285/1990; che anche altre comunità religiose hanno formulato analoghe richieste. Per quanto sopra esposto – si legge infine – questa Amministrazione ritiene che non sussistano le condizioni per poter accogliere l’istanza in oggetto”.

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