Politica

Sindaco ucciso a Pollica, Pcl chiede solidarietà del Consiglio di Finale

Matteo Piccardi Pcl Finale

Finale Ligure. “Dopo il brutale assassinio del Sindaco Angelo Vassallo di Pollica nel Cilento,  invito tutto il Consiglio Comunale ad esprimere, non solo solidarietà a tutti i concittadini e familiari della vittima impegnati come il loro Sindaco nella lotta alla criminalità organizzata con un documento pubblico e condiviso, ma attivandosi per fare contro cultura al fenomeno mafioso. Quest’uomo è stato ucciso perchè andava a colpire il profitto e gli interessi della mafie, e perchè restituiva allo Stato un ruolo centrale” scrive in una nota Piccardi Matteo, partito comunista dei lavoratori di Finale Ligure.

“La nostra responsabilità politica ci chiama ad un percorso di educazione civica e storica, recuperando la memoria, per tenere vivo l’impegno di coloro che sono caduti per la difesa della democrazia e della giustizia, colpiti dalle mafie, per sostenere coloro che ogni giorno sono in prima linea a combattere per difendere i diritti e la cosa pubblica, e quindi  per educare i più giovani al rispetto ed al significato del loro sacrificio”.

“Noi del Pcl pensiamo che il gesto più veloce e produttivo sia agire sulla Toponomastica. In una Liguria dove le infiltrazioni mafiose sono in costante aumento, dove il traffico di armi, prostituzione e droghe cresce, pensiamo che, intitolando vie e strade ai nomi, per fare un esempio, di Peppino Impastato, di tanti magistrati, di Pio La Torre, di questo  Sindaco coraggioso, del generale Dalla Chiesa e di tanti altri che hanno pagato con la vita il loro impegno (spesso svolto in solitudine), possiamo fare molto per la coscienza dei cittadini finalesi”.

“Un atto concreto, indelebile, visibile, storico e per questo temuto dalle mafie, perchè andrebbe a colpirle laddove sono più vulnerabili: nella creazione di consapevolezza e cultura, che sono i primi passi verso la liberazione. Il fenomeno mafioso va distrutto e tutti noi possiamo dare il nostro contributo. Finale Ligure può scrivere tra le sue arterie la storia onesta di questa Italia” conclude Piccardi.

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