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Pallanuoto, Europei: Italia in semifinale nove anni dopo Budapest

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Savona. L’Italia batte la Germania 6 – 2 e raggiunge le semifinali dei campionati europei, in svolgimento a Zagabria. Tornerà in vasca giovedì alle 20,40 contro i tricampioni olimpici dell’Ungheria, che hanno vinto il girone B e che non battono in una competizione internazionale di prestigio dalle semifinali degli Europei di Budapest. Nel 2001 finì 8 – 7 con gli azzurri che prima ammutolirono l’Alfred Hajos e una nazione già pronta a festeggiare, poi persero la finale con la Jugoslavia 8 – 5.

Da allora sono passati nove anni. Sulla panchina c’è di nuovo Alessandro Campagna, c.t. di quell’argento, che ha ringiovanito la nazionale e, attraverso la cultura del lavoro, le ha restituito il piacere di giocare ambendo a obiettivi fino alla scorsa stagione ritenuti proibitivi.

Anche con la Germania, squadra fisica, che nuota molto e non aveva nulla da perdere, gli italiani hanno espresso un buon gioco, abbinando ad una difesa ordinata e reattiva, la gestione del risultato e la tenuta mentale. Sempre avanti, non hanno mai consentito ai tedeschi di tornare in partita, tenendo il ritmo basso e incrementando gradualmente il vantaggio.

C’è rammarico per l’infortunio occorso nel primo tempo a Felugo, che ha subito un colpo all’anulare della mano destra da Schlotterbeck ed è stato portato in ospedale appena terminata la partita. Gli esami hanno evidenziato la frattura del quarto metacarpo. Sarà necessario l’intervento chirurgico a cui il regista sarà sottoposto al rientro in Italia. La prognosi è di circa 45 giorni.

L’Italia si adegua al ritmo blando dettato dalla Germania. Non soffre, fallisce la prima superiorità numerica, ma Figlioli, dopo averci provato invano tre volte dal perimetro, segna l’1 – 0 a 6’20”. Il vantaggio dura poco: è Oeler a trasformare la prima superiorità numerica per i tedeschi. Nel finale di frazione, però, un taglio di Deserti, servito da Fiorentini, induce Real al fallo da rigore che Luongo trasforma: 2 – 1.

Gli azzurri continuano a difendere con ordine, salvano una superiorità numerica, e a 2’26” guadagnano un altro rigore, per fallo di Real su iniziativa di Aicardi, che Figlioli realizza per il 3 – 1. Il ritmo resta lento. L’Italia sembra controllare agevolmente, ma al primo errore viene punita: buco della difesa e Bukowski, indisturbato, accorcia le distanze a 6’02”. Immediata la reazione con Presciutti che a 7’23” colpisce il palo, il pallone carambola sulla nuca di Tchgir proteso in tuffo ed entra in rete: 4 – 2 a metà partita.

Anche nel terzo tempo la Germania non aumenta il ritmo e l’Italia non ha nessun interesse ad intensificare una gara che dimostra di gestire con semplicità. A 4’22” gli azzurri conquistano la seconda superiorità numerica. Campagna chiama time-out. Un goal adesso potrebbe essere risolutivo. Lo schema che porta Aicardi alla conclusione dai due metri riesce alla perfezione: 5 – 2. Ci pensa poi la difesa a salvare il terzo uomo in più dei tedeschi che chiude il parziale.

Nel quarto tempo l’Italia continua ad amministrare gioco e vantaggio. Dopo 3′ viene annullato ad Aicardi il 6 – 2 con un tiro diretto, secondo gli arbitri all’interno dei cinque metri. Bisogna solo attendere un po’ per il + 4 che realizza Gallo, in superiorità numerica a 4’39”. Finisce così, senza altri acuti.

Il tabellino:
Italia – Germania 6 – 2
(Parziali: 2-1, 2-1, 1-0, 1-0)
Italia: Tempesti, Luongo 1, Gitto, Figlioli 2, Bertoli, Felugo, Giacoppo, Gallo 1, Presciutti 1, Fiorentini, Aicardi 1, Deserti, Pastorino. All. Campagna.
Germania: Tchigir, Naroska, Schroedter, Real, Marko Stamm, Politze, Bukowski 1, Schuler, Kreuzmann, Oeler 1, Schlotterbeck, Roessing, Kong. All. Hagen Stamm.
Arbitri: Borrell (Spa) e Stravridis (Gre).
Usciti per limite di falli: nessuno. Superiorità numeriche: Italia 2/3, Germania 1/4. Ammonito Hagen Stamm (all. Germania) per proteste nel quarto parziale.

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