Cronaca

Imprese di pulizia delle scuole savonesi, Cgil denuncia: “A rischio 11 posti”

scuola pulizia

Savona. La Filcams e la Flc della Cgil di Savona denunciano la situazione dei lavoratori delle imprese di pulizia che operano nelle scuole savonesi che a loro giudizio è ormai “insostenibile”.”Il governo accelera il processo di destrutturazione del sistema di istruzione statale, tagliando le risorse e gli organici per le scuole pubbliche. Anche nelle scuole della provincia di Savona, quest’anno, vi è stato un ulteriore pesantissimo taglio degli organici del personale in generale e di quello del personale ATA (collaboratori scolastici) in particolare” spiegano dal sindacato.

“Per quanto riguarda il problema della pulizia delle scuole e, in particolare, dell’impresa di pulizia assegnataria dell’appalto relativo alle scuole del Comune di Savona, la situazione sta diventando, per 11 lavoratori/trici, insostenibile, in quanto a tutt’oggi questi lavoratori non sanno se l’azienda appaltatrice del servizio avrà la possibilità di continuare a prestare la propria opera presso i plessi scolastici, non avendo ancora ricevuto nessun incarico dall’Amministrazione Scolastica. Tradotto: 11 licenziamenti” aggiungono dalla Cgil.

“In ogni caso si presume ci sarà una riduzione delle ore lavorative per i dipendenti della ditta di pulizie, che già lavorano part-time o su turni ristretti ed eccessivamente flessibili. Non si esclude poi una possibile riduzione del personale, quel personale che in larga misura è composto da donne. Queste misure avranno quindi inevitabilmente gravi conseguenze sociali in quanto riguardando per lo più personale con nessuna specializzazione lavorativa e la cui ricollocazione sul mercato, nell’attuale fase congiunturale, sarà difficile, se non impossibile”.

“Senza contare che la riduzione delle prestazioni potrebbe avere conseguenze negative sui livelli igienici nelle scuole, sulle manutenzioni ordinarie e sulla sicurezza, visto che i tagli dei corrispettivi prescindono da qualsiasi valutazione dei servizi minimi essenziali che devono essere garantiti. Pertanto tale scelta non graverà solo sui lavoratori ma anche sulle famiglie che già da qualche tempo spesso si trovano costrette a contribuire economicamente all’attività scolastica, acquistando materiale che dovrebbe essere fornito dalla stessa Amministrazione”.

“Inoltre è necessario sottolineare che, nelle scuole interessate al problema delle imprese di pulizia, il personale collaboratore scolastico è già stato precedentemente ulteriormente decurtato, proprio in ragione della presenza dell’impresa: ne deriva che, oggi, le ridotte unità di personale collaboratore scolastico devono farsi carico del lavoro delle imprese per garantire il funzionamento delle scuole ed un minimo di garanzie igienico- sanitarie. Si continua a far pagare la crisi ai più deboli a fare tagli nei settori già in difficoltà, che avrebbero bisogno di maggiori risorse e contributi” concludono dalla Filcams e dalla Flc della Cgil savonese.

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