Economia

Camera di Commercio, Alberto (Cia): “Situazione scandalosa e antidemocratica”

Savona - Camera di Commercio

Savona. “Le informazioni sulle resistenze di Giancarlo Grasso, sostenuto da sole tre associazioni, Confartigianato, Coldiretti e Confesercenti, contro il rinnovo del consiglio, e quindi degli organi camerali, hanno dell’incredibile”: a scriverlo è Aldo Alberto, presidente della Cia di Savona.

“Dopo due mandati alla guida dell’Istituzione che deve rappresentare democraticamente le imprese economiche della Provincia di Savona e promuoverne le attività e lo sviluppo, per un Presidente uscente degno del ruolo svolto, dovrebbe essere un obbligo morale favorire un avvicendamento facilitando l’applicazione della legge. La responsabilità istituzionale di un presidente in scadenza di mandato dovrebbe favorire un rinnovo nel nome della democrazia, che norme di legge prevedono poiché in nessun caso ciò che è pubblico o a servizio di una pluralità di soggetti, come le Camere di Commercio (non a caso si chiamano Camere di Commercio , Industria, Artigianato e Agricoltura ), deve essere amministrato dalle stesse persone a tempo indeterminato.
Giustamente nell’ultimo ventennio sono intervenute norme e statuti che assicurano un limite ai mandati di sindaci e presidenti, nei comuni ed in altre istituzioni, ma anche nelle associazioni di categoria delle imprese, con lo scopo di garantire democrazia, alternanza e pluralismo. Nel caso della CCIAA di Savona la situazione è ancora più grave. Una maggioranza di associazioni ha proposto un candidato nuovo presidente credibile, esperto ed affidabile, Luciano Pasquale, figura di primo piano nel mondo economico savonese, con un nuovo gruppo alternativo a quello di Grasso”.

“Boicottare la ricostituzione del Consiglio Camerale facendo regia per ostacolare le nomine e quindi il raggiungimento del numero legale per il suo insediamento è un atto grave ed irresponsabile che non si spiega solo con l’abitudine alla ‘vecchia politica’ che dovrebbe essere estranea alle associazioni degli imprenditori. L’atteggiamento ostruttivo di Confartigianato, Coldiretti e Confesercenti apre interrogativi su cosa stiano difendendo
se non le seggiole sulle quali stanno comodamente seduti da 10 anni. Peraltro con risultati deludenti autocelebrati solo dalla perdurante retorica e dalla smodata presunzione del presidente uscente Grasso che nascondono un ente paralizzato al proprio interno e sull’orlo del commissariamento. A questo punto hanno condotto la situazione tre associazioni, ostacolando in ogni modo l’insediamento di un gruppo con ampia maggioranza alternativa, pronto a ripartire ed a dare nuovo slancio alla Camera di Savona”.

“Quest’ultima iniziativa è in linea con il comportamento prevaricatore e debordante mantenuto da Grasso sin dall’inizio del suo mandato. La Cia non dimentica le scelte sui criteri di rappresentatività nel settore agricoltura. Per ben due volte, in occasione dei rinnovi del Consiglio, tutto è stato gestito in modo da estromettere totalmente la nostra organizzazione impedendo di fatto la rappresentatività complessiva che sicuramente il settore agricolo meritava e tuttora merita. Ci auguriamo che, a questo punto, un sussulto di dignità lo faccia finalmente rassegnare alle regole della democrazia e proceda ad effettuare le nomine senza ostacolare l’insediamento del nuovo consiglio”.

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