Cronaca

Carcare: motivi passionali all’origine della violenta rissa al tempio induista

arrestati rissa al tempio induista di Altare

Carcare. La religione non c’entra nulla. Ciò che ieri ha dato vita ad una violenta lite nei pressi del tempio induista di Altare, con tanto di coltelli da cucina e machete, è legato solo ed esclusivamente a motivi passionali. A raccontarlo sono stati i due arrestati con l’accusa di tentato omicidio (Selvarasa Nirujan dell”86 e Antonamirthanathar Sutarshan dell”83, entrambi dello Sri Lanka e residenti a Genova) che 24 ore fa hanno scatenato il panico dopo le celebrazioni di un’importante festa religiosa nel tempio.

Ecco i fatti: i due si erano appostati lungo la strada sterrata che conduce al tempio, al confine tra Altare e Carcare, in località Vispa in attesa di P.D., classe 1980 (anch’egli dello Sri Lanka e residente a Genova, come tutti i protagonisti della vicenda). Era lui l’uomo a cui Antonamirthanathar Sutarshan voleva farla pagare, dal momento che aveva osato corteggiare la donna di cui era infatuato. Quando P.D. esce dal tempio in compagnia di tre amici, gli arrestati li aggrediscono prima verbalmente e poi con un coltello da cucina e un piccolo machete (quest’ultimo non ancora rinvenuto): ad avere la peggio sarà uno degli amici di P.D., che si trova in prognosi riservata al Santa Corona di Pietra Ligure. Per gli altri tre sono state sufficienti le cure al pronto soccorso di Cairo. La rissa avviene lungo la strada sterrata che conduce al tempio, in località Vispa, che si trova ancora nel comune di Carcare.

I due arrestati sono stati individuati in breve tempo dal Nucleo Radiomobile dei Carabinieri di Cairo Montenotte che hanno ricostruito la dinamica degli eventi. Grande rammarico e una convinta condanna è stato espresso anche dalla comunità induista (ieri nel tempio c’erano circa 800 persone) che, per il prossimo anno, sta pensando di ridimensionare le celebrazioni e chiede l’aiuto delle forze dell’ordine.

Intanto i due dello Sri Lanka, che non hanno posto minima resistenza all’arresto, sono a disposizione dell’autorità giudiziaria e saranno interrogati mercoledì dal gip del Tribunale di Savona Donatella Aschero.

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