Cronaca

Ponente: scoperti 17 lavoratori in nero, tre denunce per manodopera minorile (foto)

Albenga. Ventitre lavoratori controllati, di cui 17 completamente in nero, 20 verifiche sui datori di lavoro e tre denunce penali per il reato di utilizzo della manodopera minorile (scoperti tre dipendenti non in regola minorenni, di cui due 17enni e un 15enne). E’ il bilancio dell’operazione contro il lavoro nero e minorile messo a segno dalla Compagnia di Albenga della Guardia di Finanza che, dopo una lunga attività investigativa, ha condotto un vero e proprio blitz nel corso di questo ultimo weekend, passando al setaccio la manodopera uitilizzata in bar, ristoranti, negozi e vari pubblici esercizi di tutto il comprensorio che va da Andora a Borghetto Santo Spirito, entroterra compreso.

Nel corso dei controlli la Guardia di Finanza ingauna ha persino scoperto un ristorante che impiegava 7 dipendenti totalmente sconosciuti al Fisco e alla previdenza sociale. Complessivamente i datori di lavoro non in regola sono risultati il 60% dei controlli complessivi messi a segno dalle Fiamme Gialle. I tre minori scoperti dalla Finanza per i quali sono scattate le relative denunce penali, sono stati individuati rispettivamente in un bar, in un negozio di abbigliamento e nel ristorante risultato completamente non in regola.

I datori di lavoro denunciati rischiano l’arresto fino a 3 mesi più un’ammenda di oltre 5.600 euro, mentre per gli altri potrebbero scattare sanzioni amministrative da 1500 fino a 12mila euro per ogni lavoratore in nero, oltre a 150 euro per ogni giorno di lavoro irregolare. Spetterà ora alla Direzione Provinciale del Lavoro stabilire una possibile sospensione della licenza o addirittura la chiusura del locale fino a tre mesi.

“I risultati operativi di questi controlli – dice il camandante della Guardia di Finanza di Albenga, Cosimo De Giorgi – dimostrano come molti esercizi pubblici, in un periodo di forte crisi economica, cerchino di ridurre il più possibile i costi fiscali e contributivi della manodopera impiegata, sulla stessa linea di come molte aziende rilascino fatture per operazioni inesistenti”.

In alcuni casi, le Fiamme Gialle hanno ricostruito l’iter lavorativo dei dipendenti controllati, alcuni dei quali erano in regola poco prima della stagione per poi essere stati licenziati ma continuando a svolgere le solite mansioni: per questo la Finanza ingauna sta svolgendo ulteriori accertamenti sui rapporti tra alcuni dipendenti e i rispettivi datori di lavoro per capire se vi fossero determinati accordi sui licenziamenti e permettere così ai lavoratori di accedere ai vari sussidi di disoccupazione.

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