Economia

Italiani a caccia di specialità in cantine e frantoi: “giro d’affari” di un 1mld di euro

Antico frantoio

Un miliardo di euro speso da italiani e stranieri nell’acquisto “diretto” di prodotti tipici in cantine, malghe o frantoi. Prodotti che possono essere acquistati in oltre 63 mila imprese agricole come spacci aziendali, chioschi, sagre, bancarelle e negli oltre 500 mercati degli agricoltori di Campagna Amica. I dati sono della Coldiretti.

Ben il 41%, viene speso per l’acquisto di vino in cantina, il 21% per l’ortofrutta, il 14% per formaggi e latte, l’8% per carni e salumi, il 5% per l’olio di oliva e altrettanto per le piante ornamentali. “E’ un fenomeno in ascesa – rileva la Coldiretti in un comunicato – per l’aumento dei consumatori che vogliono garantirsi cibi genuini espressione della cultura del territorio dei quali conoscere l’origine ed i metodi di lavorazione. Un’opportunità poi per i vacanzieri che possono così garantirsi souvenir esclusivi e di qualità, ma anche un’occasione per le imprese agricole che possono vendere senza intermediazioni e far conoscere direttamente le caratteristiche e il lavoro necessario per realizzare specialità territoriali uniche ed inimitabili”.

E’ anche un’opportunità “per conoscere non solo il prodotto ma anche la storia, la cultura e le tradizione che racchiude dalle parole di chi a contribuito a conservare un patrimonio che spesso non ha nulla da invidiare alle bellezze artistiche e naturali del territorio nazionale”. A livello regionale, le imprese agricole interessate al fenomeno vedono in testa la Toscana (18% del totale), seguita da Lombardia (11%), Veneto e Piemonte (9%), Abruzzo, Sicilia ed Emilia Romagna (8-9%) e le altre regioni in cui l’incidenza non supera il 5%. Inoltre, si tratta di un importante plus della vacanza Made in Italy “poiché l’Italia è l’unico paese al mondo che, per la Coldiretti, può contare anche sulla leadership europea nella produzione biologica e nell’offerta di prodotti tipici con 210 denominazioni di origine riconosciute a livello comunitario e 4.511 specialità tradizionali censite dalle regioni, mentre sono 498 i vini a denominazione di origine controllata (Doc), controllata e garantita (Docg) e a indicazione geografica tipica (320 vini Doc, 41 Docg e 137 Igt).

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