Cronaca

Caso della promozione della vigilessa “assenteista”: interviene il sindaco Richeri

Flaminio Richeri, Finale Ligure

Finale Ligure. “Ho letto la notizia riportata su IVG.it (ma che brutto che una persona debba nascondersi dietro l’anonimato e non abbia il coraggio di assumersi le proprie responsabilità!) e mi corre l’obbligo di chiarire alcuni passaggi”: la notizia in questione e sulla quale il sindaco di Finale, Flaminio Richeri, intende far luce con le parole riportate di seguito, è quella relativa alla denuncia di due vigili che protestano contro la promozione, a loro giudizio immeritata, di una collega assenteista.

“La versione riportata dall’anonimo è ovviamente di parte – scrive il sindaco finalese – e ricalca il contenuto di una segnalazione scritta fatta pervenire anche a me. In tale scritto sono riportate valutazioni e considerazioni slegate dalla realtà e gravemente lesive della figura dei superiori, tanto da aver indotto il Comandante ad avviare una azione disciplinare. In merito alla questione delle cosiddette ‘promozioni’ è stato anche presentato un ricorso al Segretario Generale del Comune, il quale ha personalmente ascoltato i ricorrenti, confermando le valutazioni fatte dal loro dirigente. Ai ricorrenti è data la possibilità di appellarsi ulteriormente di fronte agli organismi provinciali”.

“Forse, a differenza degli anni passati, l’adozione di un criterio meritocratico rispetto a quella di un sistema di ‘galleggiamento’ ha creato qualche turbamento all’interno del corpo dei Vigili Urbani, ma il Comandante Eugenio Minuto sa di avere la piena fiducia del Sindaco e della Giunta Municipale ed è stato personalmente da me invitato a proseguire lungo il percorso di riorganizzazione e rilancio del Comando dei Vigili Urbani egregiamente avviato e portato avanti da circa 1 anno”.

“Ho letto alcuni dei commenti alla notizia – aggiunge Richeri -. Invito tutti a non fare del qualunquismo ma a giudicare i fatti sulla base di una corretta informazione. In questo caso, forse, è proprio la volta che una pubblica amministrazione sta cercando di cambiare rotta e avviarsi ad un approccio più efficentistico in merito alla organizzazione del lavoro. Fatte queste dovute precisazioni, desidero chiarire che, non essendo nelle mie competenze di Sindaco quella di valutare la progressione di carriera dei dipendenti, mi sono assolutamente disinteressato del processo valutativo, lasciando allo staff dirigenziale, competente in merito, piena libertà di azione. Io amministro secondo le regole e non sono un sindaco avvezzo a stimolare o contrastare promozioni ed avanzamenti di carriera”.

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