Albenga. E’ stata respinta l’istanza di scarcerazione per Tomaso Bruno ed Elisabetta Boncompagni, i due italiani accusati di aver ucciso l’amico Francesco Montis nel febbraio scorso a Varanasi. Il giudice indiano si è pronunciato poco fa sulla richiesta avanzata dai legali dei due giovani.
Ora non resta che procedere con un ricorso presso l’Alta Corte Indiana sulla decisione odierna del Tribunale indiano. I legali aspettano di conoscere e valutare le motivazioni della sentenza, per poi intraprendere una prossima strategia difensiva in vista dell’udienza fissata per il 21 maggio, che darà il via al processo a carico del cameriere albenganese e della sua amica di Torino.
Intanto la famiglia, decisamente sconcertata e attonita per la notizia, è pronta a partire per l’India per incontrare i legali e la diplomazia italiana che si occupa del caso. Intanto per la libertà sotto cauzione bisognerà attendere la pronuncia dell’Alta Corte. “Ora il mio unico pensiero è per mio figlio, spero di vederlo e dirgli che gli voglio bene e faremo di tutto per risolvere la situazione” ha detto il padre del ragazzo, Luigi Euro Bruno.