Trasporto pubblico, incontro in Provincia: contestato Paolo Marson

Marson

[thumb:9498:l]Savona. Contestazioni ed alta tensione nel primo pomeriggio di oggi a Savona, nell’atrio di Palazzo Nervi, durante l’incontro tra le organizzazioni sindacali del trasporto pubblco che hanno proclamato lo sciopero (Filt-Cgil, Faisa-Cisal e Cub Trasporti) e l’amministrazione provinciale. Alcuni manifestanti hanno inscenato una rumorosa protesta nei confronti dell’assessore provinciale Paolo Marson. Quest’ultimo è stato ingiuriato e strattonato da alcuni presenti. Nel parapiglia venutosi a creare, è stato lanciato verso di lui anche un uovo. In breve la situazione è stata riportata alla tranquillità.

“Ad esito della forte pressione di alcuni facinorosi e di svariati atti deprecabili – commenta Marson – alla presenza delle altre sigle sindacali, non aderenti allo sciopero (Cisl e Uil), che con senso di responsabilità si sono rese disponibili a partecipare all’incontro che risultava necessario per far cessare le azioni violente intraprese dai partecipanti allo sciopero, abbiamo incontrato le organizzazioni sindacali del trasporto”.

“Durante tale incontro – prosegue – è stato chiesto alle organizzazioni sindacali, Faisa Cgil e Cub, di chiarire e precisare formalmente quali fossero le ragioni della manifestazione e, in particolare, in quali parti l’accordo del 24 novembre, siglato dalla Provincia con tutte le componenti sindacali, sarebbe stato disatteso facendo venir meno le garanzie per i lavoratori interessati dalla fusione fra Acts Linea Spa e Sar Tpl Spa”.

“Nei fatti, a fronte di tali richieste, le predette sigle sindacali – afferma Paolo Marson – che hanno indetto lo stato di agitazione, non hanno fornito precisazione alcuna in ordine alle ragioni della protesta e hanno ritenuto di non far pervenire all’amministrazione provinciale neppure successivamente un chiarimento scritto sul tema”.

“In tale situazione di stallo, pertanto, la riunione, nell’ambito della quale sono emerse solo doglianze sindacali risalenti alla precedente fase di gestione delle imprese di trasporto locale e alla grave situazione di dissesto che le aveva caratterizzate, non ha sortito esiti concreti. Appare, quindi, evidente – attacca Marson – che la manifestazione odierna, cui hanno partecipato in forza attiva soprattutto lavoratori delle aziende di trasporto genovesi, piuttosto che di quelle locali, si è dimostrata una mera protesta politica, anziché un’azione a tutela dei veri interessi dei lavoratori”.

“Stupisce, invero – precisa ancora l’assessore – come a fronte della grave congiuntura che, anche nella nostra provincia, colpisce le classi lavoratrici ed i soggetti più deboli, quali coloro che hanno perso l’impiego ovvero occupano posti di lavoro precario scarsamente remunerato, si critichi un processo di unificazione aziendale privo di impatto sociale. Si tratta di un percorso di razionalizzazione, già approvato delle stesse organizzazioni sindacali, nel corso del quale vengono non solo garantiti il mantenimento della piena occupazione e gli attuali trattamenti salariali, ma anche un incremento dell’occupazione, dei servizi ed una riduzione dei costi per la collettività”.

“Evidentemente – continua Marson – non tutte le organizzazioni sindacali hanno veramente a cuore la tutela del lavoro e dell’occupazione e rispettano i diritti degli utenti, che sono i fruitori di un pubblico servizio che oggi non è stato possibile rendere secondo i normali standard solo per avvallare un’azione di forza non sorretta da motivazioni sostanziali. La mia solidarietà va poi ai lavoratori e ai responsabili dell’azienda che hanno responsabilmente tenuto fede ai loro impegni, nonostante siano stati oggetto di azioni irresponsabili e violente di frange certamente minoritarie dei manifestanti”.

“La fusione di Acts Linea Spa e Sar Tpl Spa ed i conseguenti accordi è, invece, aliena da questa logica di parte e, al di là di ogni considerazione ideologica, il solo scopo di migliorare il servizio di trasporto pubblico nella nostra provincia, diminuendone i costi a carico della collettività senza compromettere gli attuali livelli occupazionali ma anzi prevedendo nuove assunzioni”.

L’amministrazione provinciale di Savona – spiega in una nota – nel manifestare ogni più ampio appoggio all’azienda ed al suo management, rimane disponibile, nell’ambito delle proprie competenze ed in ragione delle proprie quote di partecipazione societaria, per ogni ulteriore confronto, purché serio e basato su precise obiezioni ed eventuali richieste di chiarimento, in ordine al contenuto dell’accordo del 24 novembre, ma non intende ulteriormente prestarsi a speculazioni di mero carattere politico

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