Cronaca

Omicidio di Borghetto: fermato un conoscente di Francesca

Savona. Un uomo è in stato di fermo, un conoscente della vittima, su cui pesano gravi indizi di colpevolezza, interrogato dagli inquirenti fino all’alba di questa mattina. Si tratta di Marco Francesco Virgilli, 34 anni, tabaccaio di professione, incensurato, sposato con figli e residente a Borghetto Santo Spirito.

E’ questa la clamorosa novità emersa nell’indagine sull’omicidio di Francesca Bova, la giovane madre 30enne uccisa con colpo alla testa e rinchiusa a chiave nella cantina del condominio Gardenia, dove viveva con il figlioletto di otto mesi e i due genitori.

Al momento è in corso una conferanza stampa presso la Procura di Savona, nel corso della quale gli inquirenti chiariranno i motivi del fermo dell’uomo, l’unico indiziato per il delitto. Presenti il procuratore capo Francantonio Granero, il pm Ubaldo Pelosi e il comandante del reparto operativo dei carabinieri Olindo Di Gregorio.

I primi riscontri da parte dei militari, le testimonianze raccolte e l’analisi del cellulare della vittima sembrano aver fatto indirizzare gli inquirenti nella direzione giusta. Gli investigatori hanno rintracciato l’uomo durante la notte e dopo un lungo interrogatorio sarebbero emersi gli estremi del fermo di indiziato di delitto, disposto dalla Procura della Repubblica di Savona. A cominciare da molte incongruenze sul suo racconto, fino alla mancanza di un alibi per l’ora dell’omicidio.

Marco Francesco Virgilli non ha fatto ammissioni, nonostante l’analisi dei tabulati telefonici indichi che sia stato lui l’ultimo ad averla contattata, e probabilmente vista. “Siamo partiti dalle persone più vicine alla vittima, e da lì, grazie alle testimonianze e ai riscontri telefonici accertati, siamo risaliti all’uomo fermato” sottolinea il comandante Di Gregorio.

Per gli inquirenti l’arma del delitto, che non è stata ancora trovata, è un pietra o un oggetto contundente che avrebbe provocato diverse ferite mortali al volto della donna. L’autopsia sul corpo di Francesca Bova verrà eseguita lunedì 11 gennaio dal Prof. Francesco Ventura. Mario Francesco Virgilli è già assistito da un avvocato difensore, Luca Siccardi.

Allo stato attuale delle indagini la pista passionale resta quella maggiormente battuta dagli inquirenti, tuttavia altri elementi dovranno ancora essere raccolti per far luce dull’omicidio.

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