Politica

No a privatizzazione acqua, Federconsumatori: “Pronti a raccogliere le firme”

acquedotto

Liguria. Federconsumatori prepara un piano d’azione per tutelare l’acqua ed evitare che venga privatizzata. “Le battute di questi ultimi tempi in tema di privatizzazione dell’acqua si intrecciano su arzigogoli che vogliono distinguere la differenza che c’è tra privatizzazione dell’acqua e privatizzazione del servizio idrico inteso come gestione della rete. Federconsumatori sta parlando della gestione della rete. Quindi chi distribuisce l’acqua, la vende e ne incassa i proventi, di fatto, ne è il padrone” spiega Antonio Molari, presidente di Federconsumatori Genova e Liguria.

“Quello di cui vi sarebbe realmente bisogno, è una profonda riflessione su questo delicatissimo settore, sulla sua razionalizzazione e gestione funzionale, per dare finalmente alla cittadinanza risposte di efficienza e di efficacia, senza fare regali a chi può mettere in campo elementi speculativi. Mettendo in rilievo che tutti i processi di privatizzazione in Italia non hanno prodotto nessun miglioramento dei servizi e soprattutto un risparmio a favore degli utenti, il Decreto Ronchi, riteniamo non determinerà un risultato diverso” aggiunge il presidente di Federconsumatori.

“L’acqua è un bene primario e vitale, che non può finire alla mercé di interessi privati. Sono molte le preoccupazioni destate da tale norma: infatti, passando da un monopolio naturale a un monopolio privato, non solo si esproprieranno i poteri degli enti locali, ma, sulla base delle esperienze fatte, si prospettano andamenti tariffari molto negativi. Come le storie precedenti comporterà le numerose conseguenze negative, in termini di speculazioni, di aumento delle tariffe e di possibili infiltrazioni malavitose” osserva ancora Molari.

“Di fronte a questa scelta, che vuole mettere nelle mani di privati un bene vitale quale l’acqua, la nostra associazione fa appello alla cittadinanza per la creazione di un momento di protesta con una raccolta di firme per tentare di frenare questo percorso. Dopo l’acqua c’è l’aria” conclude il presidente di Federconsumatori Genova e Liguria.

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