La riserva dell’Adelasia: oltre 1200 ettari per un turismo votato all’ambiente

Savona. E’ stata presentata ufficialmente questa mattina, a Palazzo Nervi, l’istituzione della riserva naturale regionale della Adelasia che, con l’acquisizione da parte della Provincia, ha raggiunto una superficie pari a 1276 ettari.

Con il perfezionamento della proprietà, la Provincia si è dunque proposta come ente gestore e ha ottenuto l’approvazione della legge regionale 65 del dicembre 2009 con la quale Adelasia, nata nel 1976 e gestita sempre da privati per poi essere riconosciuta nel 2003 come area protetta provinciale, è stata trasformata in una riserva naturale regionale.

La Provincia collabora nella gestione con il Comune di Cairo Montenotte e ha avviato con esso significativi progetti per il miglioramento dell’area, che sono in fase di avanzata esecuzione con finanziamenti già stanziati: la copertura in tipiche “scandole” di castagno del tetto dell’antico fienile presso Cascina Miera, la realizzazione di un osservatorio per la fauna selvatica e di un ricovero per cavalli, la manutenzione della rete di sentieri escursionistici (Bormida Natura), la realizzazione di un sistema di bacheche informative e di segnaletica verticale, la costruzione di una nuova variante dell’Alta Via dei Monti Liguri che attraversa il territorio della Riserva.

In corso di attuazione vi sono, inoltre: indagini di aggiornamento dei dati naturalistico–ambientali dell’area propedeutici al piano di gestione, interventi di miglioramento degli habitat prativi, manutenzione ordinaria dei sentieri, realizzazione strumenti informativi per i visitatori e di un programma didattico di visite per le scuole con laboratori di educazione ambientale a Cascina Miera, interventi di prima messa in sicurezza di alcune vecchie cascine.

L’obiettivo è non solo la conservazione e la valorizzazione dell’area ma anche quello di promuovere questo sito come occasione di sviluppo delle attività sociali, economiche e ricreative del territorio.

L’adozione del Piano di gestione dell’area, che dovrà individuare – con archi temporali della durata di quattro anni – gli obiettivi da raggiungere, gli interventi e le azioni da intraprendere, le risorse occorrenti e gli indicatori di risultato, dovrà essere finalizzato a coniugare l’esigenza di preservazione del valore naturalistico con i bisogni di sua fruizione per il tempo libero, la promozione di attività di accoglienza (rifugi, ritrovi, ecc.), la soddisfazione delle istanze di
fruizione per l’escursionismo, la caccia o la raccolta.

Si pensa, quindi, a realizzare – nella logica di coniugazione e non di opposizione delle suddette esigenze – di creare un polo di eccellenza, destinato ad essere sia il fulcro delle azioni di tutela, promozione e valorizzazione dell’ambiente e della flora e della fauna nella provincia di Savona (attività di formazione e studio e punto di riferimento di ogni altra azione provinciale in questo settore), sia la base per lo sviluppo delle attività di ripopolamento e selezione faunistica della provincia di sostegno alle attività venatorie nel resto della provincia (gestito in collaborazione con le associazioni di settore), sia la sede di attività di studio, formazione o fruizione antropica rese coerenti con l’esigenza di tutela dell’ambiente.

Presenti all’incontro il sindaco di Cairo, Fulvio Briano, e l’assessore provinciale Paolo Marson che ha detto: “Quest’area naturale è probabilmente la più grande riserva della regione. Per la prima volta attueremo un progetto nel quale le esigenze di utilizzo dell’area si sposeranno con una destinazione naturalistica”.

Briano ha ggiunto: “Ora Adelasia verrà gestita secondo un’ottica sociale. Prima era parte del patrimonio di Ferrania, che l’ha comunque “guidata” bene, ma adesso possiamo dare vita a progetti di sviluppo per questo sito, in senso turistico e naturalistico e anche per salvaguardare le realtà che già operano nell’area. Per Cairo sarà proprio un’occasione di crescita sulla strada di un turismo votato all’ambiente”.

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