Cronaca

Finale Ligure e il semaforo che “punisce” gli automobilisti

viale dante alighieri

Finale Ligure. Viale Dante Alighieri, Finale Ligure. E’ in questo tratto che scende a senso unico da monte a mare, che molti automobilisti vengono spesso colti da stress da “semaforo controllato”. Un occhio elettronico attentissimo vigila infatti su di essi e sul rispetto del Codice della Strada.

In particolare, è il giallo segnalato dal semaforo a far discutere, e a far cadere molti in errore e in conseguenti multe. Un giallo che dura appena quattro secondi: lo abbiamo sperimentato anche noi, cronometro alla mano, dopo che alcuni lettori di IVG.it ci hanno informato sulle difficoltà riscontrate nel transitare su quella strada. Si tratta infatti di un lasso di tempo troppo breve, lamentano i lettori, che non lascia scampo agli automobilisti…e al punteggio sulle loro patenti.

In effetti, consultando il Codice della Strada sul tema, si trova solo una generica indicazione che stabilisce la durata del giallo a non meno di 3 secondi e precisa come comunque si debba anche considerare la velocità massima consentita sul tratto considerato (in questo caso 50km orari). Tuttavia, esiste anche una circolare del Ministero che suggerisce una durata minima del giallo pari a 4 secondi.

Il fatto è che, per non essere colti dall’occhio elettronico, e dal rosso, spesso gli automobilisti si lasciano andare a pericolose accelerate o, al contrario, a frenate che possono causare tamponamenti e conseguenti disagi su una strada già a senso unico. Senza contare che il semaforo in questione si trova proprio su un incrocio che prevede una svolta ad angolo retto già di per sè insidiosa e che spesso provoca code e rallentamenti. Rallentamenti che, per gli automobilisti più sfortunati, hanno poi significato sostare nel bel mezzo dell’incrocio con le ruote posteriori dell’auto ancora in zona controllata dal semaforo.

“Transito per quella strada ogni giorno – racconta Marco – e osservo praticamente quotidianamente le situazioni di pericolo che si vengono a creare. Bisognerebbe in qualche modo porre rimedio”.

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