Confartigianato: festività all’insegna dei dolci artigianali

Panettone

[thumb:4867:l]E’ stata una Befana “dolcissima” quella di quest’anno. A dirlo sono i dati di Confartigianato che registrano un boom nell’acquisto di dolci artigianali legati a questa festività e a quelle che l’hanno preceduta. Sono infatti stati venduti 175.000 quintali di prodotti, tra panettoni, pandoro e specialità tipiche delle regioni italiane, per un valore complessivo di 320 milioni di euro. Un risultato in linea con quanto realizzato dalle 45.000 pasticcerie e panifici artigiani nel corso delle festività dello scorso anno.

Inoltre, sulla base delle rilevazioni di Confartigianato, la tradizione dell’Epifania resiste nei riti degli italiani anche per quanto riguarda gli oggetti tradizionali legati a questa festività: riproduzioni della Befana, calze e scope. Anche in questo caso, la spesa si è mantenuta stabile rispetto allo scorso anno attestandosi su una cifra pari a 25 milioni di euro.

In Italia sono circa 15.000 le aziende artigiane specializzate nella produzione degli oggetti simbolo dell’Epifania. Ce n’è per tutti i gusti e per tutte le tasche: dalla Befana nel formato più piccolo da 4 euro fino a quelle alte 50 centimetri, al prezzo di circa 18 euro. Per le calze si parte da un minimo di 3 euro per arrivare a quelle che costano 15 euro. Per una scopetta in bambù e saggina i prezzi oscillano da 5 a 10 euro. E, nel presepe, il 6 gennaio arrivano i Re Magi.

Le statuine più richieste sono quelli tra i 5 e i 6 centimetri di altezza, che hanno un costo compreso tra 7 e 12 euro.
Secondo le rilevazioni di Confartigianato, inoltre, i più affezionati alla tradizione del 6 gennaio sono i bambini del Centro Italia. Nelle Marche, in particolare, si concentra un alto numero di feste e di manifestazioni legate all’Epifania. Seguono le regioni meridionali, mentre al Nord rimane più radicata la tradizione di Babbo Natale.

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