Carceri, Sappe: “Governo tenga conto delle criticità liguri”

carcere

Savona. “Spero che il piano carceri approvato ieri in Consiglio dei Ministri tenga in debito conto le criticità penitenziarie della Liguria. A partire dalla necessità di fare fronte alla grave carenza di personale di polizia penitenziaria con le nuove assunzioni previste e alla realizzazione di nuovi spazi detentivi, a cominciare dal nuovo carcere di Savona”.

E’ quanto dichiara Roberto Martinelli, segretario generale aggiunto e commissario straordinario per la Liguria del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, la prima e più rappresentativa organizzazione dei Baschi Azzurri, a commento del piano carceri approvato ieri in Consiglio dei Ministri.

“Apprezzo molto l’iniziativa del ministro della Giustizia Angelino Alfano e del Governo per aver approvato lo stato di emergenza delle carceri e il relativo piano che dovrebbero portare alla creazione di ventimila nuovi posti detentivi e all’assunzione di duemila agenti di polizia penitenziaria – aggiunge Martinelli – ai quali se ne aggiungeranno altri mille e ottocento nel prossimo triennio per sostituire coloro che andranno in pensione. Mi auguro che nel piano carceri si siano tenute nel debito conto le pesanti criticità liguri, prima fra tutte la necessità di dare immediata esecuzione ai lavori di realizzazione del nuovo carcere a Savona”.

“Altrettanto positiva – prosegue – è l’iniziativa prevista nel piano carceri di far scontare agli arresti domiciliari il residuo pena di un anno: il provvedimento escluderà quei soggetti che scontano una pena per i reati gravi e per coloro che contravverrano alle disposizioni sarà previsto un aumento di pena rispetto a quella ora prevista per il reato di evasione. Sono convinto che queste misure contribuiranno sicuramente a deflazionare gli istituti penitenziari, in particolare proprio quelli liguri in cui sono stipati 1.680 detenuti in 1.140 posti letto regolamentari”.

“Si tratta di provvedimenti – conclude Martinelli – che il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria attendeva da tempo perché è diventato ormai impossibile gestire la sicurezza all’interno degli istituti penitenziari, eccessivamente sovraffollati e carenti di personale (come in Liguria, in cui mancano oltre 400 agenti). Ci riserviamo ovviamente ulteriori considerazioni dopo aver letto questo piano carceri”.

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